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Keplero: modello planetario
Giovanni Keplero (1571-1630).
Nel 1596 pubblica " Mysterium cosmographicum ", in cui relaziona i cinque solidi regolari con le distanze dei pianeti allora conosciuti; è uno studio numerologico, ma sottintende una curiosità nuova: che dimensione ha il sistema delle " stelle erranti " ?
 ♜ nel 1609 pubblica " Astronomia Nova ", in cui enuncia l' orbita ellittica dei pianeti, e la 
      percorrenza con la legge delle aree; riduce di circa 30 volte l'errore di calcolo della longitudine 
      dei pianeti
 ♜ la stessa legge dovrebbe potersi applicare alla Luna, ma i risultati sono deludenti; 
      evidentemente il sistema Terra-Luna-Sole esige una comprensione ancora più profonda, non 
      solamente un approccio cinematico al problema
 ♜ nel 1618 pubblica " Harmonices Mundi ", in cui relaziona il periodo di rivoluzione dei pianeti col 
      loro semiasse maggiore; il risultato è ancora ottenuto con numerologie, ma nasconde un 
      sottofondo - forse in buona parte incoscio - di atteggiamento scientifico in embrione; certamente 
      il desiderio di trovare la correlazione quantitativa tra due grandezze, che già era evidente 
      dall'esperienza osservativa
Keplero è la figura di passaggio da un pensiero antico - dove dominava la concezione di un Dio ordinatore - al pensiero scientifico che troverà la sua massima relizzazione nell' " epoca dei lumi " e nella rivoluzione industriale come sua applicazione concreta.
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Poincaré: 
caos, stabilità, risonanze
Henri Poincaré (1854-1912) si interessa di struttura e metodi della scienza.
I suoi precessori avevano utilizzato sviluppi in serie di potenze. Egli dà risalto agli aspetti geometrici e all'utilizzo di variabili misurabili, contrapposte alle variabili complesse.
 ♜ pone un piano perpendicolare all'orbita ( es. della Luna ) e disegna i punti successivi in cui 
      esso viene attraversato " Mappa di Poincaré; questi molti punti disegnano attrattori; 
      la loro geometria dà informazioni accurate sul tipo di stabilità in oggetto
      
  ♜ Poincaré definisce un'orbita stabile se infiniti punti della mappa passano arbitrariamente vicini 
      al punto di partenza
 ♜ trova nel problema generale dei 3 corpi il " caos "
 ♜ ma scegliendo opportune condizioni iniziali, egli scopre che esiste anche una infinità di  
      soluzioni periodiche ( quindi stabili, anche se su periodi molto lunghi ); 
 ♜ pertanto, con limitazioni alla variabilità di inclinazione e eccentricità, in un piccolo intorno di una 
      delle suddette, si ha ancora stabilità. L'orbita può essere studiata a partire da quelle, applicando il 
      metodo delle perturbazioni. Queste sono le fondamenta della metodologia odierna KAM per lo 
      studio delle orbite
 ♜ scopre altresì che il problema dei 3 corpi - intrinsicamente instabile - diventa stabile 
      in presenza di risonanza ( = sincronizzazione ) orbita-orbita - es. Saturno-Giove risonanza 
      quasi 5:2 - non tratta il caso di risonanza " rotazione-orbita "
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