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Il diagramma di Hertzsprung-Russell

 ( in corso di elaborazione )

(1)   Mike Inglis,

L’astrofisica è facile

Springer-Verlag Italia, 2009

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« Nel 1911, l’astronomo danese Enjar Hertzsprung mise in grafico la magnitudine assoluta delle stelle (.la loro luminosità.) in funzione dei rispettivi colori (.le loro temperature.).

Più tardi, nel 1913, l’astronomo americano Henry Norris Russel indipendentemente mise in grafico la magnitudine assoluta in funzione del tipo spettrale (.un altro modo di misurare la temperatura.)

In riconoscimento del lavoro pionieristico di questi astronomi, il grafico prese il loro nome (.… diagramma H-R.). » (1)

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Il diagramma di Hertzsprung-Russell

 

Sequenza principale

La curva che attraversa in diagonale il diagramma individua le stelle di “sequenza principale”. Esse sono quelle che sono nella maturità della evoluzione, sono soggette alla fusione “idrogeno-elio” ed hanno vita media proporzionale all’inverso della massa.

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Sequenza principale (V)

La fascia ondulata, che attraversa in diagonale il diagramma, individua le stelle di sequenza principale.

Esse sono quelle che sono nella maturità della evoluzione, sono soggette alla fusione “idrogeno-elio ed hanno vita media proporzionale all’inverso della massa.

 

 

 

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Giganti ( classe II, classe III )

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Un Gigante Rossa è una stella luminosa gigante, di media massa ( circa 0,5-10 masse solari ), in una fase avanzata di evoluzione stellare.

L'atmosfera esterna è gonfia e tenue, rendendo il raggio immenso e la temperatura superficiale bassa, intorno ai 5.000 K o meno. L'aspetto di una gigante rossa può essere giallo, arancio, rosso, e include i tipi spettrali K e M, ma anche stelle di classe S.

 

·         Ramo delle Giganti Rosse ( RGB Red Giant Branch ), i cui “sottili gusci” attorno al nucleo presentano ancora la fusione di idrogeno in elio, mentre il nucleo stesso di elio è inattivo.

·         Giganti del Ramo Asintotico ( AGB Asymptotic Giant Branch ) con fusione di elio in carbonio mediante il processo triplo-alfa. Alle stelle AGB appartengono anche quelle di carbonio di tipo NC e CR.

 

Giganti Rosse brillanti includono Aldebaran (Alfa Tauri), Arturo (Alfa Bootis), e Gacrux (Gamma Crucis).

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Supergiganti ( classe I )

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Le Supergiganti sono le giganti più luminose ( classe I, classe O ). Possono avere masse di 10-70 masse solari e una luminosità da 30.000 fino a centinaia di migliaia di volte la luminosità solare. Esse variano notevolmente in raggio, di solito 30-500, o addirittura oltre 1.000 raggi solari.

Per una data luminosità una Supergigante rossa è molto più grande di una Supergigante blu.

A causa della massa estrema hanno vite da 30 milioni a poche centinaia di migliaia di anni. Si possono osservare in strutture galattiche giovani, come gli ammassi aperti, i bracci delle spirali delle galassie e le galassie irregolari.

Le più note sono Rigel, Deneb, supergiganti blu, Betelgeuse e Antares, supergiganti rosse.

La modellizzazione delle supergiganti è un campo ancora aperto, reso difficoltoso da problematiche come la perdita di massa. Piuttosto che modellizzare la singola stella, si preferisce oggi modellizzare l’ammasso e comparare la distribuzione delle stelle con quella osservata in galassie come la Piccola e la Grande Nube di Magellano.

L’ipotetica Popolazione III di stelle primigenie giganti, che oggi sarebbero estinte, è necessaria per spiegare le osservate quantità di elementi metallici nel cosmo. Al momento non ci sono ancora evidenze affidabili della loro esistenza, solo qualche indizio a favore.

I progenitori della maggior parte delle Supernove di tipo II sono ritenute essere Supergiganti rosse. Tuttavia il progenitore della Supernova 1987A ( Grande Nube di Magellano ) è stata una Supergigante blu. Essa è probabilmente stata in precedenza una Supergigante rossa, prima di perdere massa in modo consistente tramite il vento stellare.

 

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Nane Bianche la prima foto

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Sirus A & B ( Irving Lindenblad )

In basso a sinistra del diagramma HR c’è la zona delle stelle a bassa luminosità ed alta temperatura. La coesistenza di queste caratteristica implica che debbano avere una superficie emittente piccolissima. Per questi motivi sono denominate Nane bianche.

Il loro diametro, infatti, è simile a quello del pianeta Terra, la massa simile a quella del Sole.

Hanno in gran parte esaurito la fusione nucleare, ne rimane qualche residuo che nel tempo è destinato ad esaurirsi. La loro fine ultima sarà quella di divenire corpi molto massivi piccoli e freddi, le così dette Nane nere.

La perdita di energia, tuttavia, è molto modesta a causa della piccola superficie emittente. Si ritiene che, ad oggi, nessuna stella abbia potuto raggiungere tale stadio.

Il nostro Sole tra 5 milioni di anni avrà esaurito l’idrogeno per la fusione, per cui, in assenza di energia che consenta la necessaria pressione, imploderà. Ciò causerà un notevole aumento della temperatura del nucleo, al punto che inizierà la fusione dell’elio del nucleo in carbonio. L’energia emessa lo gonfierà fino a diventare una gigante rossa.

Finito l’elio, la stella imploderà nuovamente. Non inizierà una nuova fusione. Ne rimarranno solo pochi residui superficiali. È ora una Nana bianca.

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Nane Bianche - la scoperta di Sirus B

Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\HR\Sirius A & B traccia.jpg

Sirius B è la prima Nana Bianca ad essere stata scoperta, prevista da Bessel ( 1844 ) sulla base del moto perturbato di Sirius A.

Fu osservata per la prima volta da Alvan Clark ( 1862 ). Alta temperatura e piccola dimensione attestata da W. Adams ( 1925 ).

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Nane Rosse Nane brune

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Una Nana rossa è una stella piccola e relativamente fredda ( Teff ≤ 3500 K ), di tipo spettrale M, posta sulla sequenza principale. È la tipologia stellare più diffusa nell'universo: costituiscono infatti almeno il 67,5% di tutte le stelle presenti nella Via Lattea e recenti studi indicano che possano essere anche l'80%.

Ha una massa compresa tra 0,4 e 0,08 masse solari, che costituisce il limite minimo perché una stella possa dirsi tale: al di sotto di questo limite infatti non si creano le condizioni di temperatura e pressione tali da innescare le reazioni di fusione dell'idrogeno in elio.

Al di sotto di questa massa limite si trovano le Nane brune, oggetti che possiedono una massa troppo piccola per compiere la fusione nucleare, ma comunque nettamente superiore a quella di un pianeta.

← Proxima Centauri, posta a circa 4,2 anni luce nel Centauro; è la stella più vicina al Sole. Raggio = 1/7 RSole, Massa = 1/8 MSole, Densità = 40 DensitàSole. È soggetta a improvvisi e casuali brillamenti, causati dalla sua attività magnetica. Resterà nella sequenza principale per almeno altri 4.000 miliardi di anni, 300 volte l’età dell’universo

 

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