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Brillanza del “cielo stellato  ( in fase di costruzione … )

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Il cielo è da sempre stato considerato “la finestra” verso l’infinito. Al tempo dei nostri avi non c’erano luci che lo potessero sminuire, come oggi succede quasi ovunque.

 

Una serata senza Luna, in mezzo ai monti, sdraiati su un prato, offre uno spettacolo di una bellezza indimenticabile.

 

Le stelle non sono tutte uguali, alcune ( poche ) sono molto luminose, molte meno intense e tantissime appena percettibili. L’uomo antico, grande osservatore stupefatto di questa meraviglia, si è fin da subito premurato di classificare le stelle per luminosità e colore.

 

Nel suo immaginario le più luminose erano le prime, le più importanti, e pertanto erano di 1a grandezza, le altre di 2a, 3a e così via fino alla 6a grandezza, quella che solo un occhio perfetto riesce a vedere. Così è successo che quelle di brillanza maggiore si trovano associato il numero minore.

 

Era stato dunque coniato il concetto di luminosità apparente, quello che oggi è stato quantificato in modo da poterlo inserire in una formula.

 

Image credit: La Stampa

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Brillanza delle singole “stelle

 

Oggetto

Magnitudine apparente

Brillanza W/m-2

Sole

-26,7

1,37٠103

Luna piena

-12,74

5,35٠10-3

Sirio A

-1,46

1,03٠10-7

Stella generica

-1

8,02٠10-8

0

3,19٠10-8

1

1,27٠10-8

2

5,05٠10-9

3

2,01٠10-9

4

7,98٠10-10

5

3,17٠10-10

6

1,26٠10-10

7

5,02٠10-11

8

2,00٠10-11

9

7,95٠10-12

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Brillanza e Luminosità

 

Una caratteristica importante è la “ Luminosità di una stella = ( L ) ”, cioè la potenza totale emessa, si misura in Watt oppure in multipli di
( Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\spettro\L_sole_grigio.jpg = Luminosità del Sole ). Per trovare la Luminosità di una stella basta conoscerne la Brillanzab ( W/m2 ) e la Distanza d (.m.) dalla Terra. Il tutto si relaziona secondo la formula seguente:

b = L / ( 4٠π٠d2 )

b si misura al telescopio col bolometro. Facile a dire, in concreto, dato i bassissimi valori del flusso, una misura che richiede strumentazioni complesse ( tra cui temperature bassissime per ridurre a valori accettabili il rumore termico ). Riscriviamo la formula precedente per una stella generica e per il Sole:

L = 4٠π٠d2٠b                  Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\spettro\lum_formula.jpg 

dividendo membro a membro:

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in questa relazione per trovare “L basta avere “d e b, che come già visto possono essere determinati in qualche modo.

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Magnitudine apparente, assoluta, Brillanza, Distanza

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Questa è la relazione tra la magnitudine di una stella e un’altra, in particolare ci si può riferire al Sole:

m1m2 = -2,5 log ( b1 / b2 )            mSiriomSole = -2,5 log ( bSirio / bSole )

Un salto di magnitudine equivale ad un fattore 2,512 di variazione nella Luminosità. Questo numero singolare soddisfa alla seguente proprietà:

 poiché 100,4 ~ 2,5121886431…..        allora          2,512 x 2,512 x 2,512 x 2,512 x 2,512 = ( 2,512 )5 ~ 100

Un parametro significativo è la “ Magnitudine assoluta M, definita come la brillantezza che avrebbe un oggetto posto alla distanza di 10 pc. Si tratta di una distanza arbitraria, ma essendo la stessa per tutte le stelle, ne quantifica di fatto la brillantezza intrinseca. Vale la seguente utilissima relazione:

mM =5 log d – 5

m = magnitudine apparente

M = magnitudine assoluta

 d = distanza in parsec

 

 

 

 

 

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Luminosità assoluta di Arcturus e Sole ( a sinistra ) – Luminosità apparente ( al centro e a destra )

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Dimensione di una stella

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Questa è la relazione ( di Stefan-Boltamann ) che permette di ricavare il raggio "R" di una stella:

L = 4πR2 σ T4

L = luminosità in Watt

R = raggio della stella in Metri

σ = costante di Stefan-Boltzmann: 5,6 x 10-8 [ W m-2 K-4 ]

T = temperatura della stella in Kelvin

 

Una stella fredda ( bassa temperatura superficiale ) potrebbe tuttavia essere molto luminosa nel caso in cui avesse un grandissimo raggio, dunque una immane superficie emittente.

Una stella calda ( alta temperatura superficiale ) potrebbe tuttavia essere poco luminosa nel caso in cui avesse un piccolo raggio, dunque una ridotta superficie emittente.

Ad esempio, Sirio A e Sirio B hanno circa la stessa temperatura [ ~10000 K ], ma un rapporto LA /LB pari a circa 6913 a favore di Sirio A, più grande del Sole, mentre Sirio B ha dimensioni paragonabili a quella della Terra. Si tratta di un sistema doppio con periodo ~50 anni.

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Colore di una stella: la radiazione del “corpo nero

 

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 in prima approssimazione una stella ha uno spettro simile a quello del "corpo nero"

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Colori reali e apparenti di Sirio e Sole

 

 

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La legge di Plank afferma che la relazione tra la brillanza ( Energia / superficie ) e le lunghezze d'onda che costituiscono lo spettro può essere 
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così rappresentata in forma differenziale :

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Imponendo che la derivata di E(Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\101_corpo_nero\lambda.jpg) sia nulla ( ciò accade nel punto di massimo ), si ottiene la seguente espressione:

Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\101_corpo_nero\l_max.gif

 

astro

raggio in km

superficie in kmq

T in gradi K°

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Colore dell'astro

Sole

696000

6,08735E+12

5780

498 nm 
Verde

appare all'occhio 
Giallo

Sirio

1308500

2,15158E+13

9940

289 nm 
Ultravioletto

appare all'occhio 
Bianco

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Diventa evidente come ciò che appare all'occhio umano, che non vede tutte le frequenze con la stessa sensibilità, ma è molto più sensibile ai colori caldi che non a quelli blu e violetti, è diverso da ciò che misurano strumenti a banda larga ... 

è appunto per questo motivo che il Sole appare giallo, pur avendo il picco di emissione nel verde ... Sirio appare nel cielo di un bianco splendente, ma ha il picco nell'ultravioletto ... anche l'atmosfera filtra molto ... ecco perché è così importante avere telescopi in orbita capaci di registrare lo spettro delle stelle ... 
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Green Flash” - il Lampo Verde fuggente ...

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image credit: Wikipedia dit: Wikipedia Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: Descrizione: D:\backup disco E\04_II_SESTANTE_SITO\ASTRONOMIA\astrofisica\101_corpo_nero\Green_flash_Wiki1.jpg  image credit: Wikipedia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Green Flash” - il Lampo Verde fuggente ...

 

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La ragione del lampo verde si trova nella rifrazione della luce ( come in un prisma rovesciato ) a causa della atmosfera: i raggi del Sole seguono percorsi leggermente curvi, come la superficie della Terra. 

La luce ad alta frequenza ( verde / blu ) curva di più e pertanto può passare solo nella parte più alta, la luce a bassa frequenza  
( rosso / arancio ) curva di meno e pertanto può passare nella parte più bassa. 

Allora i raggi verdi / blu del Sole al tramonto vengono separati dal "prisma atmosfera" e possono diventare visibili  
( i raggi rossi in quella zona, possono essere addirittura ostruiti dalla superficie della Terra ). 
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Costituenti” stellari

 

In costruzione …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Spettri” e “spettroscopia” stellare

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Lo spettro di una stella è la “ firma ” della sua struttura: dà indicazioni sulla temperatura superficiale, la distanza, la direzione del moto, la rotazione e, per via indiretta, l’età, la massa, la vita futura equivale al nostro DNA che contiene le informazioni costitutive del corpo.         

Spectra image credit: www.astroala.it - elaborazione pighin

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Due tipologie fondamentali di “Spettri”: “nebule” e “stelle

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La parte rossiccia dello spettro delle nebulose è fondamentalmente “ rumore di fondo … le nebule sono gas senza fusione nucleare, ma fortemente eccitato … i costituenti della nebula lasciano la loro firma sotto forma di righe di emissione

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Spettri” e “Spettroscopia

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« Le stelle rosse hanno una grande quantità di luce che cade nella parte rossa dello spettro e le stelle blu avranno una quantità corrispondentemente maggiore di luce all’estremo blu. È ora importante notare che, oltre alla luce dispersa, sarà presente una fitta serie di righe scure sovrapposta a questo insieme di colori che ricorda un arcobaleno.

 Queste sono dette “ righe di assorbimento ”, e si formano nella atmosfera della stella. In rari casi, ci sono anche delle righe brillanti, che sono dette .righe di emissione.. È raro trovarle nelle stelle, mentre sono preminenti nelle nebulose …

Quando l’idrogeno gassoso viene riscaldato ad alte temperature, il numero di collisioni tra atomi è così elevato che può continuamente “.pompare,” gli elettroni a livelli energetici più alti e allora quello che ne risulta è uno spettro a .righe di emissione..

Tale spettro è costituito dai fotoni che vengono emessi quando ciascun elettrone ricade al livello più basso … gli elettroni degli atomi … possono avere soltanto alcune energie molto specifiche, proprio come specifiche, distinte e discontinue sono le altezze dei pioli di una scala ... le righe d’emissione sono semplicemente … il prodotto di transizioni verso l’alto.  » (1)

(1)   Mike Inglis, “L’astrofisica è facile – Un’introduzione per l’amante del cielo” – Springer Verlag Italia, 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

z       Spettri” e “Righe di assorbimento

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B2 è una stella ad oltre 10.000 K, temperatura oltre la quale l’idrogeno comincia a risultare ionizzato, pertanto l’atomo perde i suoi elettroni, per cui le righe statisticamente si formano sempre meno al crescere della agitazione termica A ed F sono stelle a temperatura intermedia per le quali le righe di Balmer dell’idrogeno (.le quattro indicate in azzurro.) sono intense …

K ed M sono stelle a bassa temperatura, per cui l’agitazione termica non è ancora sufficiente ad eccitare gli atomi di idrogeno … le righe di Balmer sono assenti

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Il nome delle “Stelle

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I numeri romani possono essere seguiti da una lettera come a” = più luminosa oppure b” = meno luminosa

 

 

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