Ammasso aperto M 25
-

, Coascensione Retta

82° 06,0'

. Transito ore 0 Merid. Sup.

30 - Giugno

. Declinazione

-----------,19° 15,0' Sud

. Costellazione

SAGITTARIUS

. Magnitudine apparente

4,60

. Catalogo Messier

25

. Distanza (anni luce)

1.800

. Catalogo IC

4725

. Classificazione

I 3 m

. Scopritore

Jean P. Loys de Chesaux

. Dimensioni

32'

. Anno

1745

Visibile dal Polo Sud a 70° di Latitudine Nord.

Riconoscibile, vicino all'Eclittica, circa 7° a Nord della stella Lambda Sagittarii (Kaus Borealis).

L'astronomo svizzero Jean Phillippe Loys de Cheseaux scoprì questo ammasso nel 1745 e così lo descrisse: "Un ammasso stellare tra l'arco e la testa del Sagittario." e fu tra i primi a esporre il "dilemma", noto come il "Paradosso di Olbers" (come è possibile che il cielo notturno sia buio nonostante l'infinità di stelle presenti nell'universo?). 

Charles Messier, nel 1764, lo inserì nel suo catalogo, con questa accurata descrizione: "Ammasso di piccole stelle delle vicinanze dei due ammassi precedenti, fra la testa e l'estremità dell'arco del Sagittario: la stella nota più vicina è la stella 21a del Sagittario, 6a magnitudine, secondo Flamsteed. Le stelle di quest'ammasso si vedono con difficoltà con una lente ordinaria da tre piedi; non si percepisce alcuna nebulosità. La sua posizione è stata determinata con la stella m del Sagittario."

Osservabile con un buon binocolo e già con un telescopio da 114 mm. di diametro, é possibile distinguere circa un centinaio di stelle.