Ammasso aperto M 11
Ammasso dell'Anitra Selvatica

, Coascensione Retta

77° 13,5'

. Transito ore 0 Merid. Sup.

04 - Luglio 

. Declinazione

------------,,6° 16,2' Sud

. Costellazione

SCUTUM

. Magnitudine apparente

5,80

. Catalogo Messier

11

. Distanza (anni luce)

5.610

. Catalogo NGC

6705

. Classificazione

I 2 r

. Scopritore

Gottfried Kirch

. Dimensioni

13'

. Anno

1681

Visibile dal Polo Sud a 83° di Latitudine Nord. 

Riconoscibile, osservando verso Sud, a circa 2° a Sud Est della stella Lambda Aquilae (Al Thalimain). 

Gottfried Kirch scoprì questo ammasso il 1 Settembre 1681 e così lo descrisse: "…la sera del 1° settembre 1681 io osservai un'altra stella nebulosa, che per quel che so non è mai stata osservata prima, vicino al piede settentrionale di Ganimede. La sua forma non era diversa da quella della cometa che ho scoperto…la mattina del 4 novembre 1680, e quindi dapprima fui incerto se il fenomeno fosse una cometa o una stella nebulosa. Quando, per i successivi giorni, la sua forma e la sua posizione rimasero immutati, fu facile decidere che non si trattava di una cometa ma quasi certamente di una stella nebulosa…" ; egli cita la costellazione di Antinoo o Ganimede che, nel '700, l'astronomo tedesco Johann Elert Bode, inglobò nella vicina costellazione dell'AQUILA.  

Charles Messier lo inserì nel suo catalogo, annotando che era un oggetto molto compatto. 

Friedrich Wilhelm Herschel rilevò che l'ammasso era appena visibile ad occhio nudo, mentre con il suo telescopio poté osservare meglio i dettagli che consistevano, secondo le sue parole, in: "...stelle di 11a magnitudine divise in 5 o 6 gruppi..." 

L'ammiraglio inglese William Henry Smyth gli diede il nome Anitra Selvatica, perché gli ricordava uno stormo di anatre selvatiche in volo. 

L'ammasso é visibile con un buon binocolo e, per una osservazione più accurata, é consigliabile un telescopio di almeno 150 mm. di diametro.