Ammasso aperto M 16
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, Coascensione Retta

85° 18,0'

. Transito ore 0 Merid. Sup.

26 - Giugno 

. Declinazione

-----------,13° 48,4' Sud

. Costellazione

SERPENS

. Magnitudine apparente

6,00

. Catalogo Messier

16

. Distanza (anni luce)

8.154

. Catalogo NGC

6611

. Classificazione

II 3 m n

. Scopritore

Jean P. Loys de Chesaux

. Dimensioni

2° x 25'

. Anno

1745

Visibile dal Polo Sud a 76° di Latitudine Nord. 

Jean Phillippe Loys de Cheseaux scoprì questo ammasso nel 1745, così descrivendolo: "Un ammasso di stelle tra le costellazioni del Serpente, Sagittario e Antinoo" ; egli cita la costellazione di Antinoo che, nel '700, l'astronomo tedesco Johann Elert Bode, inglobò nella vicina costellazione dell'AQUILA. 

Charles Messier lo riosservò il 3 Giugno 1764 e annotò: " Ammasso di piccole stelle, avvolte in una debole luce, presso la coda del Serpente, a poca distanza dal parallelo della stella z di questa costellazione; con un telescopio meno potente questo ammasso assume l'aspetto di una nebulosa..." 

John Herschel, osservando questo ammasso con un telescopio più potente, stimò che contenesse circa 100 stelle

L'Ammiraglio e astronomo inglese William Henry Smyth, riuscì a distinguere delle stelle doppie.

Nel 1875, l'astronomo inglese Isaac Roberts, fotografò, con un telescopio da 500 mm. di diametro, anche la nebulosa * che circonda l'ammasso e dopo 20 anni, nel 1895, l'astronomo Edward Emerson Barnard, esegui altre accurate fotografie.

L'ammasso é individuabile con un buon binocolo e con un telescopio di almeno 150 mm. di diametro si possono distinguere le circa 40 stelle che lo compongono.

* La nebulosa citata é la Nebulosa dell'Aquila (IC 4703), del tipo ad emissione, che ha originato l'ammasso M 16 e, per una buona osservazione, é necessario un telescopio di almeno 200 mm. di diametro.