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   il sestante ac-ilSestante

α - Alpha Canis Majoris

Sirius

Coascensione Retta

258° 42,8'

Transito ore 0 Merid. Sup.

02 - Gennaio

Declinazione

        16° 43,0' Sud

Effemeridi Nautiche IIM

22

Magnitudine apparente

- 1,46

Catalogo FK6

257

Magnitudine assoluta

1,4

Catalogo FL

9

Distanza (anni luce)

8,6

Catalogo HIP

32349

Parallasse

379,21

Catalogo HR

2491

Classificazione

A1Vm

Catalogo SAO

151881

Almagesto 

Quae in ore fulgentissima est, et vocatur Sirius, et est subrufa =  
Quella che é la più fulgente sulla bocca ed é chiamata Sirio ed é rossiccia.

Nome proprio

Sirius : deriva dal nome greco Seirios = Sfavillante, ardente, colui che trema 
Il nome dato dai Greci é dovuto al fatto che Sirio, vista dalla latitudine della Grecia, palpita quasi visibilmente perché é bassa nel cielo, ove l’atmosfera crea notevoli disturbi alla luce brillante delle stelle. 
Gli antichi astronomi arabi chiamavano questa stella Al Shira al Abur = Sirio che è passata attraverso. 
La antica leggenda araba ha un fondamento astronomico, perché Sirio, negli ultimi 60.000 anni è passata, secondo la nostra visuale terrestre, da una parte all’altra della Via Lattea e così farà anche Procione. 
Per gli Egizi era molto importante osservare la levata eliaca di Sirio, che avveniva circa a metà Luglio e preannunziava l’annuale piena del Nilo. 

Informazioni astronomiche

Visibile dal Polo Sud a 73° di Latitudine Nord.
Stella nana, di colore bianco-azzurro che é la più luminosa nel cielo notturno, circa 10 volte più luminosa della media delle stelle di prima magnitudine ed ha una temperatura superficiale di 10.000 K.  
Il suo splendore deriva dalla sua distanza relativamente piccola (8,6 anni luce), più che da una grande luminosità, infatti ha una magnitudine assoluta di 1,4.  
L’astronomo Friedrich Wilhelm Bessel tra il 1834 e il 1844, utilizzando il telescopio rifrattore da 160 mm. dell’Osservatorio di Konisberg (attuale Kaliningrad), scoprì il moto proprio ondulato di questa stella. 
Nella notte del 31 - Gennaio 1862, Alvan Graham Clark (il figlio più giovane dell’astronomo Alvan Clark), mentre stava controllando la lente da 450 mm. di proprietà del padre, scoprì una piccola compagna, Sirius B (una nana bianca), responsabile delle anomalie dell’orbita della stella principale.  

 
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