Mappe polinesiane

Le carte degli isolani delle Isole Marshall, nel Pacifico, furono uniche nella storia della cartografia. Furono costruite utilizzando fibre di palma, unite una all’altra da fili di palma di cocco, così da puntare in molte diverse direzioni.

Delle conchiglie, indicanti isole, erano fissate alle intersezioni dei fili di palma. L’uso di queste carte nautiche dipendeva da una buona conoscenza dei sistemi di swell che si manifestavano nella regione delle Isole Marshall. Riconoscendo questo sistema di onde, gli antichi navigatori polinesiani delle Isole Marshall erano capaci di navigare di isola in isola.

Il metodo di costruire queste mappe era un segreto custodito gelosamente e tramandato di padre in figlio. Una flottiglia di almeno 15 o più canoe partiva sotto la guida di un esperto interprete di queste mappe. La loro tradizione sulla costruzione e sull’uso di queste mappe, oggi si è persa.

 

 

 

Mappe polinesiane

Nel caso di un moto ondoso che si sposta in una determinata direzione, la presenza di un ostacolo da' origine a fronti d'onda circolari.

Qui il moto ondoso proviene dal mare aperto con fronte lineare. La penisoletta appuntita da' origine a fronti d'onda circolari con centro sulla sua punta più estrema.

 

 

 

Mappe polinesiane

Anche nel caso di un'isola, a partire dalle sue due estremità si formano due fronti d'onda circolari.

Due famiglie di cerchi che si intersecano si dipartono dall'isola. Se la nebbia o la distanza mi impediscono la visione diretta dell'isola, tuttavia, osservando l'orientamento si queste onde, riesco ad immaginare in modo approssimativo la direzione per raggiungerla.

 

 

 

Mappe polinesiane

Diffrazione circolare di increspature al Faro Point Reyes, Point Reyes National Seashore, California.

L'onda di acqua è diffratta attorno allo sperone roccioso di Point Reyes, che forma increspature circolari; la riflessione solare proveniente da sinistra, vista dalla scalinata che porta giù al faro, compie il resto dell'opera.

 

 

 

Mappe polinesiane

Una diffrazione "casreccia", come potremmo osservare, con un po' di buona volonta' e fortuna, anche dalle nostre parti.

Il Sole radente e' sempre di grande aiuto nell'evidenziare queste formazioni, di per se' relativamente modeste

 

 

 

Mappe polinesiane

L'estremità di una diga e' uno dei punti migliori per osservare questo tipo di fenomeno.

E' difficie osservare dal basso, molto più facile dall'aereo. Non possiamo non riconoscere la bravura dell'uomo antico, che era un gran osservatore della natura, se ne sentiva partecipe, la amava ma anche guardava con debito timore, meglio la guardava con rispetto.

 

 

 

Mappe polinesiane

Se poi abbiamo due isole vicine, o che e' lo stesso, una fenditura, il fenomeno e' ancora piu' esaltato.

Osserviamo con stupore questa piccola baia circolare ...

 

 

 

Mappe polinesiane

Un'altro esempio di fenditura del tutto simile alla precedente.

Sapersi muovere sul territorio o in mare permette alla fine il disegno di mappe, prezioso ausilio per le generazioni successive.

 

 

 

 

 

 

Mappa delle miniere d'oro egizie

Generalmente è anche chiamato il papiro di Seti I ma l'attribuzione è dubbia perché il probabile periodo di riferimento andrebbe dal 1290 al 1147 a.C. circa e cioè da Seti I a Ramesse IV. Rappresenta una via attraversata da numerose miniere d'oro ed i primi studi effettuati avrebbero individuato dette miniere nel Uadi Hammamat.

mostrerebbe il sentiero che dal Nilo porta alle miniere, tra montagne, raffigurate di profilo, lungo i lati del sentiero.

La parte inferiore della mappa indica le abitazioni degli operai che lavoravano nelle miniere mentre, in bianco, è indicato il tempio di Amon che indicherebbe una città permanente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mappa delle miniere d'oro egizie

Successivamente, però, con la scoperta di Berenice Pancrisia, studi più approfonditi ed accurati, come quello di G. Negro, hanno dimostrato una notevole corrispondenza tra la topografia del papiro e quella del sito archeologico, ed in particolare, con la zona più arcaica e ancora sommersa dalla sabbia. Numerose le corrispondenze come le colline rosse aurifere, il tempio di Amon, le abitazioni dei minatori, le strade, i sentieri, il pozzo e compresi, ovviamente, i riferimenti geografici dei punti cardinali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlare di Longitudine

Parlare di longitudine significa avere chiaro in testa il concetto di Terra sferica.

La prima misura della circonferenza del nostro pianeta risale a Eratostene che stimò, in modo straordinariamente preciso, la circonferenza della Terra nel 240 aC circa.

Si basò sulla distanza Siene-Alessandria di Egitto misurata a passi dalla tantissime carovane che percorrevano quel tragitto. E su una misura di ombra proiettata sul terreno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlare di Longitudine

Di una nave lontana in avvicinamento vedo prima le strutture alte, alberi e vele.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlare di Longitudine

Di questa nave lontana non vedo lo scafo. Il forte ingrandimento necessario per dare una foto leggibile fa capire la estrema difficoltà di questa osservazione a occhio nudo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlare di Longitudine

La misura di Longitudine è lungo un parallelo. Di solito la si esprime come l'angolo al centro formato dall'arco in oggetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlare di Latitudine

La Latitudine non è l'angolo al centro formato da un arco di meridiano. Questo perché la Terra non è sferica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mappa di Tolomeo

Egli è stato "l'astronomo e il cartografo" per eccellenza.

Tolomeo non intende rappresentare l'intero globo, ma solo quello che ritiene il mondo abitato (oikoumene). Esso era compreso tra le latitudini di 63° N (che per Tolomeo era il parallelo di Thule) e quello a 16° 25’ S (parallelo di Anti-Meroe).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mappa di Tolomeo

La sua opera "Geografia" è stata ritrovata sono in epoche relativamente recenti.

Tolomeo riteneva che l'oikoumene si estendesse in longitudine per 180°; la località più occidentale (nella quale aveva fissato il meridiano di riferimento) era costituita dalle Isole Fortunate, identificate con le odierne isole Canarie; i luoghi più orientali presi in considerazione appartengono alla penisola indocinese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Rosa dei Venti - ca 1375

La rosa dei venti rappresenta schematicamente la provenienza dei venti. La più semplice è a quattro punte, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali: Nord, Sud, Est e Ovest.

Per primo Omero nel libro V dell'Odissea elenca i quattro venti principali: Borea, Euro, Noto e Zefiro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Rosa dei Venti

La rosa dei venti rappresenta schematicamente la provenienza dei venti. La più semplice è a quattro punte, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali: Nord, Sud, Est e Ovest.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Bussola

La bussola è uno strumento per l'individuazione dei punti cardinali. È provvista di un ago calamitato che, libero di girare (galleggiando su un liquido o su di un perno), ha la proprietà di allinearsi lungo le linee magnetiche del campo magnetico terrestre indicando così la direzione nord-sud.

L'uso della bussola è fondamentale in mare aperto, in vasti spazi, dove non ci siano punti di riferimento.

Essa permetterà a Cristoforo Colombo di andare e tornare attraverso l'Atlantico sempre con il vento in poppa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mappa di Vesconte - 1311

Disegnata la carta, su di essa sono posti "punti cardine" - alcuni coincidono con note località: Roma, Agrigento, Lampedusa.

Si tirano tutte le diagonali. Uscendo dal porto posso sceglire la mia direzione e seguirla con l'aiuto della bussola.

Si è dunque proceduto a "fissare alcuni punti notevoli". Sono gli odierni "riferimenti trigonometrici", talora denominati "mire trigonometriche" .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Punti Trigonometrici oggi

Eccone uno installato da IGM "Istituto Geografico Militare" di Firenze.

Si trova a Sestri Levante, esattamente in centro città.

Ancora oggi quel metodo dei "punti cardine" è ancora utilizzato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Punti Trigonometrici oggi

Eccone uno installato da IGM "Istituto Geografico Militare" di Firenze.

Si trova a Sestri Levante, esattamente in centro città.

Ancora oggi quel metodo dei "punti cardine" è ancora utilizzato.

 

 

 

 

 

 

 

Se cambia la Longitudine, cambia la visione del cielo

Sui Pirenei il Sole è esattamente sull'orizzonte, sta tramontando.

Così non è in Portogallo in cui ci sarà ancora un quarto d'ora di luce.

Anche il cielo stellato è diverso in località a Longitudine diversa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma alcuni fenomeni sono uguali per tutti

Il 3 marzo 2007, a mezzanotte, a Chiavari, eclissi totale di Luna.

La stessa cosa è stata vista a Mosca nello stesso momento, ma alle 2 di mattina e in un punto diverso del cielo.

Anche il cielo stellato è diverso in località a Longitudine diversa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per trovare la Longitudine devo avere un orologio sincronizzato con Greenwich

E' un semplice orologio come tanti altri, da non toccare mai, solo da leggere.

Se sono nell'oceano Atlantico mi dice che ora è a Greenwich in quel momento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In uno speciale libro c'è il cielo di Greenwich, giorno per giorno.

Così posso sapere quando un determinato fenomeno accadrebbe là ...

Lo misuro dall'oceano Atlantico, avverrà in un'ora di Greenwich diversa e in una posizione del cielo diversa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche Cristoforo Colombo aveva con sé quel tipo di libro.

Ma i calcoli di allora erano molto approssimati ...

L'oscillazione della caravella non avrebbe permesso misure. Ma anche da terra, una volta arrivato, mancava di esperienza e strumentazione adatta alla bisogna. Per conoscere il tempo poteva solo misurare il Sole a mezzogiorno, e riportare l'ora alla notte con clessidre ...

La longitudine del nuovo continente fu stimata da altri, ma con un errore di 30° gradi ...

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche noi proveremo a trovare la nostra longitudine.

Avremo un orologio di Greenwich e il "Meridianometro" un programma che sostituisce il libro di Colombo.

Avremo una bussola per orientare una meridiana orizzontale ...

Per fare la misura misureremo l'ora del mezzogiorno astronomico locale ...

 

al Meridianometro