Il sistema solare interno, quello dei pianeti rocciosi, da un punto di vista inconsueto

tra Venere e Marte c'è la zona di abitabilità, la Terra è nel bel mezzo

Questo tipo di rappresentazione ci dà l'idea di un cosmo ordinato, perfetto e regolare come un orologio. In realtà quello che vediamo è il risultato di una lunghissima evoluzione, permessa da quelli che comunenmente sono visti come difetti.

E' solo a causa di qualche irregolarità (leggero addensamento iniziale) che si è formato il Sole, e così pure i pianeti. E' solo a causa dell'attrito, che si dissipa in calore, che è possibile la cattura di satelliti attorno ai pianeti.

 

 

 

 

 

 

Sistema solare interno

I pianeti più vicini viaggiano più veloci

 

 

 

 

 

 

 

 

Ballerina che danza

dall'esterno non le arriva energia, è un "sistema isolato"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercurio, il pianeta più interno, si lascia vedere ma con parsimonia

Il pianeta più piccolo e più veloce ha preso il nome da "Mercurio", il messaggero degli dèi con le ali ai piedi

Una sera, dai bagni Nettuno a Sestri Levante, ecco una stella brillare bassa sopra il monte di Portofino.

Il caso vuole che avessi con me la fotocamera. Tempo di esposizione lungo, ero senza treppiede, quindi appoggiato ad un muretto. Molti scatti, uno solo accettabile.

Un Mercurio così luminoso è davvero una rarità, molti non ci volevano credere, c'è stata discussione, credevano che si trattasse del fratello maggiore Venere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La visibilità mattutina di Mercurio

ogni mattina una foto quando il Sole è quasi per sorgere, poi sovrappongo le immagini

Non è stato facile trovare il modo di rendere questo effetto tramite il simulatore Perseus. Il segreto sta nello scieglie con cura il giusto tempo tra un fotogramma e l'altro.

 

 

 

 

 

al tramonto Venere si può vedere per quasi 9 mesi

Mercurio si vede al crepuscolo ogni 4 mesi per brevi periodi di circa 1 mese

Mercurio è sfuggente, bisogna sapere che c'è per vederlo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercurio, di solito, appare nel rossore del tramonto

in questa bellissima foto catturata in rete ho dovuto falsare un poco la luminosità, altrimenti nello schermo non lo si sarebbe visto

Ricordo perfettamente la prima volta che ho visto il pianeta, era un tramonto simile a questo, e ad occhio nudo non si vedeva nulla.

Eppure le riviste di astronomia dicevano che quella sera ci doveva essere. Allora, con la bussola abbiamo stimato la zona dove era tramontato il Sole. In quella fascia doveva essere il pianeta.

Nulla! Per fortuna avevamo un paio di binocoli 10x50, ci siamo messi con pazienza ad esplorare quella fetta di basso orizzonte e, finalmente, eccolo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come è possibile "fare esperienza" di Mercurio?

nel 2006 il satellite Soho ha fotografato il passaggio di Mercurio davanti al Sole

per un privato cittadino basta avere uno strumento come il "Solarscope" (un centinaio di euro) o una reflex con almeno uno zoom 300 mm, con un adeguato filtro solare.


 

 

 

Transiti di Mercurio ai primi di Maggio

osserveremo il fenomeno da Parco Mandela il 9 maggio 2016 dalle 13:15 alle 19:30 circa

Solarscope (si può fotografare l'immagine col telefonino) e Telescopio con filtro solare (ad un certo punto monteremo fotocamemera per foto professionale)


 

 

 

Transiti di Mercurio nella prima decade di Novembre

il fenomeno sarà visibile a Sestri Levante l'11 novembre 2019 dalle 13:44 alle 16:54 circa




 

 

 

 

Daniele, un "astro-imager" noto a livello nazionale, ha fotografato Mercurio col telescopio

Qualche dettaglio di superficie si vede, ma non basta per decidere con sicurezza il periodo di rotazione

Al telescopio appare molto piccolo, molto tremolante nella bassa atmosfera. Ma Daniele lo ha fotografato di giorno, quando può essere ben in alto nel cielo. I contrasti sono minori e il tremolio per i disturbi atmosferici molto ridotti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una "termografia" del pianeta Mercurio

Questa è la foto che cercavo da una vita. Sapevo che da essa era nato lo spunto per la determinazione della rotazione del pianeta.

Se due lati opposti del pianeta sono più caldi, significa che questi devono essere i lati che "sempre" e "in modo uguale" devono presentarsi al perielio, cioè il punto dell'orbita più vicino al Sole, quindi più caldo.

 

 

 

 

 

Gli strani movimenti di Mercurio

quando passa vicino al Sole mostra un lato, la volta dopo il lato opposto

Ogni orbita fa un giro e mezzo su se stesso. In due orbite fa tre giri.



 

 

 

 

 

 

 

Gli strani movimenti di Mercurio

quando passa vicino al Sole mostra un lato, la volta dopo il lato opposto

Ogni orbita fa un giro e mezzo su se stesso. In due orbite fa tre giri.



 

 

 

 

 

 

 

Una "termografia" del satellite Luna

la distribuzione di temperatura segue fedelmente la orografia del satellite

il giorno lunare dura un mese, il giorno di Mercurio 58 giorni e mezzo

risonanza Mercurio - animazione Cabri

 

 

 

 

Mercurio (sonda MESSENGER) e la Luna

Sul primo pianeta interno sono assenti le distese di lava (zone scure), presenti invece sulla Luna

le dimensioni della Luna sono più piccole (circa il 70% di Mercurio)

 

 

 

 

 

"Orografia" di Mercurio a falsi colori

Quella evidenziata corrisponde al bacino "Caloris"

Si ritiene che sia il risultato dell'impatto di un asteroide gigante.

La sua temperatura è superiore a quella media della superficie.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Faglie importanti attraversano grandi crateri

Non è tettonica, è cosa diversa dalla faglia di Sant'Andreas in California

In origine i pianteti erano molto più caldi, anche a causa degli impatti da asteroide, che perforando riscaldavano.

Poi gli asteroidi vaganti sono finiti. E' iniziato il raffreddamento. Mercurio si è ristretto, la crosta un po' meno e, come un sufflé estratto dal forno, si è rotta (faglie) in alcuni punti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maranatha fotografa Venere a Sestri Levante

Foto al crepuscolo per diminuire i contrasti e rendere più ariosa l'atmosfera

Venere "la fulgida" in tutto il suo splendore all'imbrunire

ebbe una straordinaria importanza presso gli Aztechi, che ne studiarono il moto in dettaglio

 

 

 

 

 

 

 

 

Dallo spazio una congiunzione Venere-Luna

Stupendi dettagli e grande tridimensionalità

 

 

 

 

 

 

 

 

Come "fare esperienza concreta" di Venere?

raramente passa davanti al disco del Sole, allora basta Solarscope o una reflex con zoom e filtro

la mia generazione ha visto ben due passaggi, quella attuale non ne vedrà

nel 2012 "il Sestante" ha osservato questo fenomeno dal Bracco

 

 

 

 

 

 

 

 

Una reflex, un filtro solare, e lo scatto è immediato

Venere appare in modo netto davanti al Sole brillante

Roberto Canepa farà più foto con diverse luminosità, per includere anche il paesaggio

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è il risultato ottenuto dalla reflex

una immagine da sogno, delicata, bellissima ...

è un mosaico di più immagini, assiemato con cura e passione ...

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il Solarscope, l'altro strumento

con questo le foto sono decisamente più tecniche, c'è anche il reticolo di misura

Sandro Arpe guarda con interesse l'ottimo risultato ottenibile ...

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primissimo scatto al sorgere del Sole

l'immagine è rovesciata, in alto il segno scuro della cresta montuosa. La luce era molto tenue, perché filtrata dalla bruma mattutina.

nonostante tutto, anche questa immagine ha un suo fascino ...

 

 

 

 

 

 

 

 

Col Sole nel suo pieno splendore i toni sono decisamente più forti

oltre a Venere si possono vedere un certo numero di macchie solari

infine abbiamo smobilitato, eravamo felici che le nuvole fossero rimaste lontane per tutta la durata della occultazione

 

 

 

 

 

 

Venere visto dalla Terra si allontana e si avvicina

al massimo avvicinamento mostra alla Terra sempre lo stesso meridiano

questo tipo di "sincronizzazioni" hanno in astronomia un nome specifico "risonanze"

 

 

 

 

 

 

 

 

Transito di Venere ai primi di giugno

il nodo dell'orbita di Venere è allineato tra Sole e Terra

se Venere è prossimo all'eclittica, si ha il "transito"

 

 

 

Ogni circa 8 anni il nodo dell'orbita di Venere è allineato tra Terra e Sole ...

 

 

 

 

 

 

 

 

Le fasi di Venere

quando la falce è sottile è anche molto ampia

Quando Venere diventa molto illuminato, è più piccolo.

 

 

 

 

 

La superficie di Venere vista al radar

Le zone scure sono parti che il radar non ha campionato

I colori sono artificiali, ma le forme sono corrette.

 

 

 

 

 

 

 

 

Due delle pochissime foto del suolo

Si tratta di basalti, il tipo di rocce che fuoriesce nel fondo delle dorsali oceaniche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marte nel momento di massima vicinanza

Marte passa vicino alla Terra ogni 680 giorni circa

Questo fenomeno si chiama "opposizione"

il pianeta si trova esattamente oppsto al Sole: il Sole tramonta a Ovest e contemporaneamente a Est sorge Marte


 

 

 

 

 

un Marte in rotazione (24,623 ore) alla opposizione del 2005

la matematica ha permesso di aggiungere il satellite Phobos

rivoluzione di Phobos = 0,319 giorni

 

 

 

 

 

 

Marte è vicino alla Terra per poco tempo

normalmente è molto lontano e al telescopio troppo piccolo per vedere dettagli

gli astro-imager aspettano con ansia il momento buono per uno scatto irripetibile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marte all'opposizione 2003 di Bob Cash

bastano due settimane, e la calotta scompare ...

sono visibili (in basso) i monti di Marte e la calotta polare Sud

 

 

 

 

 

 

 

 

Marte all'opposizione 2005 di Beatrice Berisso

la foto migliore è ottenuta per sovrapposizione di 547 fotogrammi da Web-Cam

sono visibili (in basso) i monti di Marte e la calotta polare Sud

 

 

 

 

 

 

 

 

tre opposizioni di Marte prese dallo spazio

è evidente come ogni opposizione è diversa da un'altra

cambia il periodo di osservazione, è diversa la stagione su Marte, talora di vede il polo Sud, talaltra quello Nord

 

 

 

Le opposizioni di Marte si ripetono circa ogni 680 giorni

La ripetizione del fenomeno non è esattamente regolare a causa della diversa velocità del pianeta nell'orbita ellittica

Anche la Terra ha velocità variabile nella sua orbita ellittica

Questa complessità fa sì che la ripetizione sia confinata in una certa fascia di valori.

Le opposizioni sono sempre un po' diverse, a causa della varie stagioni su Marte, a causa della distanza minima anch'essa confinata in una certa fascia di valori.

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La Luna occulta Marte

Mirabile sequenza al telescopio, notare quanto Marte sia piccolo rispetto alla Luna


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una frana ripresa da un satellite in orbita

E' proprio vero, sentiamo subito che con questo pianeta, sebbene sia la metà della Terra, ci sono affinità. Lì sarà il futuro dell'esplorazione spaziale.

 

 

 

 

 

 

 

 

La rossiccia atmosfera del pianeta rosso

La vista è radente, da un satellite in orbita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Su Marte il ghiaccio c'è

Questa foto lo attesta, ma è un cratere al polo dove la luce non arriva quasi mai

Notare la brina azzurrina sulla parete del cratere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il grande cratere da impatto "Victoria"

Una immagine davvero mozzafiato

 

 

 

 

 

 

 

 

I vulcani spenti di Marte e la valle Marìneris

formazioni orografiche poderose

la parte settentrionale del pianeta è una gran distesa di sabbia (tipo Sahara)

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vulcano spento Olympus

E' il maggiore di tutto il sistema solare

E' altro 24 km, quasi tre volte l'Everest.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La valle Marìneris in una foto ad alta definizione

La superficie del pianeta rosso assomiglia ad alcuni tipi di deserto sulla Terra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alba su Marte ad alta definizione

I colori sono un po' diversi rispetto a quelli della Terra, il Sole è più piccolo perché il pianeta è più lontano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A sinistra sta iniziando una tempesta di sabbia

A destra qualche nube azzurrina molto tenue

 

 

 

 

 

 

A fine giugno 2001 tutto è tranquillo sul pianeta

Ai primi di settembre un tempesta di sabbia planetaria nasconde tutto, tranne le calotte