la Luna vista dagli astronauti della Apollo 17 in orbita attorno ad essa

il senso di tridimensionalità è straordinario.

Nel vicino “Mare della Tranquillità” è atterrata la Apollo 11, il 20 luglio 1969. Quel giorno l’uomo è sceso sulla Luna, un corpo celeste altro rispetto alla Terra

 

 

 

 

 

 

la Luna vista dagli astronauti attorno ad essa

questo è il bordo occidentale del Mare della Serenità

al centro in basso si notano “solchi profondi” e “creste corrugate”, risultato di tensioni e corrispondenti deformazioni all’interno della distesa di basalto ( lava solidificata ). Il Mare Imbrium è sull’orizzonte in alto a sinistra

 

 

 

 

 

 

astronauta sulla Luna

Harrison (“Jack”) Schmitt usa una speciale racchetta

raccoglie piccoli campioni di roccia nella Taurus Littrow Valley nel dicembre 1972. Racconta Malerba che erano chiamati gli “zappatori” della Luna

 

 

 

 

 

astronauti sulla Luna

Apollo 11 – 20 lug 1969 - Mare Tranquillitatis

Apollo 12 – 19 nov 1969 - Oceanus Procellarum

Apollo 14 – 31 gen 1971 - Fra Mauro

Apollo 15 – 20 lug 1971 - Hadley-Apenninine

Apollo 16 – 21 apr 1972 - Descartes

Apollo 17 – 11 dic 1972 - Taurus-Littrow

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mappa dello spessore crostale della Luna

Il lato visibile e quello nascosto sono molto differenti

la Luna mostra infatti alla Terra sempre la stessa faccia, ciò significa che nel tempo di un’orbita ( un mese ) compie anche una rotazione ( un giorno lunare = 1 mese ). La crosta, formata da rocce relativamente leggere, è decisamente più spessa nel lato nascosto. Qui troviamo una enorme depressione circolare, frutto di un impatto asteroidale terribile

 

 

 

 

 

le montagne della Luna

si scopre che le altezze massime ( ai Poli ) sono simili a quelle del monte Everest

i rilievi sono stati effettuati dalla sonda Clementine. I rilievi e le depressioni si sono conservati a causa della assenza di atmosfera. La grande depressione circolare si chiama Aitken Basin, 2600 km di diametro e oltre 12 km in profondità

 

 

 

 

 

la Luna da un lato è più pesante

è proprio quello che essa mostra alla Terra

lato Terra la crosta (rocce leggere) è più sottile, pertanto è stato facile alla lava sottostante affiorare e formare i "mari". Questo sbilanciamento di massa ha avuto un ruolo decisivo nell'assetto finale del moto della Luna

 

 

 

 

 

vediamo come la Luna è stata catturata in risonanza

un tempo ruotava molto più velocemente

il dischetto blu è la Terra (al centro)

il cerchio grande bianco è l'orbita della Luna

il cerchio piccolo bianco rappresenta il satellite Luna

il dischetto arancione è una ipotetica traccia dipinta sulla superficie della Luna, è posta sul lato più pesante, quello dei mari

ciò che ha fermato la Luna è l'attrito mareale

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emissione di neutroni “epitermici”, cioè quelli di media energia, alla superficie della Luna

li ha misurati “Lunar Prospector”, ogni colore un’orbita

gli accentuati minimi in corrispondenza dei poli fanno pensare a loro collisioni con Idrogeno, che, a parere degli scienziati, è un buon indicatore della presenza di acqua (.ghiaccio )

 

 

 

 

 

2009, la sonda Lcross

il polverone sollevato dall'impatto

avvenuto sul fondo, permanentemente in ombra, del cratere polare Cabeus per testare la teoria della presenza di ghiaccio antico lì sepolto. Ha espulso materia dal pavimento del cratere generando un pennacchio di piccoli frammenti, che strumenti specializzati sono stati in grado di analizzare, rilevando la presenza di acqua (ghiaccio e vapore), idrocarburi e materiali idratati

 

 

 

 

 

le "librazioni" della Luna che ci mostra sempre la stessa faccia

una serie di foto montate a filmato

la Luna si "allontana" e si "avvicina" nell'arco di un mese - compie anche una piccola "rotazione" che ci mostra talora una parte del lato nascosto

"sopra-sotto" perché l'orbita della Luna è inclinata - talora si vede meglio il polo Nord (Luna in basso), talora il polo Sud (Luna in alto)

"destra-sinistra" perché la faccia visibile della Luna non punta esattamente la Terra, ma un punto simmetrico rispetto ad essa nello spazio - esso è chiamato il "fuoco vuoto"

 

 

 

 

 

 

eruzioni vulcaniche sul satellite "Io"

una serie di foto montate a filmato

Giove impone una "marea crostale" su "Io" di ben 100 metri

"Io" che si muove attraverso questa deformazione, dissipa molto calore, al punto che il suo interno (al contrario di quello della Luna) è ancora fuso

questo fatto permette che ci siano ancora oggi vulcani attivi, come ci mostra questo filmato