Meridiane
ed elementi di gnomonica |
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Per meridiana
si intende un quadrante posto su una superficie esposta al Sole,
con un tracciato di linee che servono ad indicare sia le ore, sia i periodi
dell’anno, mediante la posizione proiettata da un’asta fissata nella superficie
stessa.
Il termine meridiana si riferisce alla linea
oraria verticale corrispondente all’istante in cui il Sole è sul
meridiano locale (mezzogiorno di tempo vero
locale).
Altri elementi del quadrante sono lo gnomone
(*) e
le altre linee orarie
(**),
le linee diurne
e la lemniscata
sono spesso presenti. Può essere collocato su superfici piane orizzontali,
inclinate, verticali e su superfici curve. Gli orologi solari verticali
si trovano sui muri esterni di edifici.
Parametri fondamentali per la loro costruzione
e lettura sono la latitudine
del luogo ( vedi
"Coordinate dei comuni d'Italia" e relative "correzione fuso in minuti"
) e l’orientamento
della parete (l’azimut
è l’angolo tra la direzione Nord-Sud
e la parete misurato da Nord
verso Est in
senso orario).
(*) Lo gnomone
(dal greco “gnomon” = indicatore) è l’elemento della meridiana che
proietta l’ombre indicatrice dell’ora, della stagione o di altri elementi.
Esistono due tipi di gnomone: lo gnomone
perpendicolare alla parete,
che indica l’ora con l’ombra proiettata dalla sua estremità,
e lo gnomone
parallelo all’asse terrestre
( stilo polare
), che indica l’ora con tutta la sua ombra.
(**) Le linee
orarie sono le linee principali di una
meridiana. Sono fasci
di linee rette contrassegnate dal numero dell’ora
che rappresentano, con numeri disposti
in ordine crescente da sinistra verso destra in cifre arabe o romane. Esistono
diversi tipi di ore: canoniche,
italiche, babiloniche,
francesi.
L’intervallo di tempo tra due linee orarie non è costante nelle
prime, mentre è costante nelle altre.
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Lo
gnomone - image credit: com.te
Carlo Arnoldi - Genova |
gnomone parallelo
all’asse terrestre ( stilo
polare ),
che indica l’ora con tutta la sua ombra |
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gnomone perpendicolare
alla parete, che indica l’ora con l’ombra
proiettata dalla sua estremità |
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La lemiscata
- image credit: Pighin - Vicoforte
La Lemiscata (
Analemma
), detta anche linea meridiana a tempo medio, è
una linea a forma di otto che rappresenta
l’equazione del tempo: è la differenza
tra il tempo medio locale ( tempo
civile ) e
il tempo vero legato al movimento astronomico del Sole (
osservato
). |
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La linea meridiana
- image credit: com.te Carlo Arnoldi - Camogli
La linea meridiana
è la linea su cui cade l’ombra dello
stilo al mezzogiorno vero locale. |
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Le linee diurne
- image credit: Pighin - Vicoforte
Le linee diurne
descrivono il percorso della punta dello stilo in un dato giorno.
La linea degli equinozi è una retta e
corrisponde ai giorno degli equinozi (21
marzo e 23 settembre). Le linee solstiziali
sono iperboli con concavità verso l’alto per il solstizio invernale
(21 dicembre)
e concavità verso il basso per il solstizio estivo (21
giugno). |
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Ore canoniche - ( ore
ineguali )
- image credit: com.te Carlo Arnoldi - Santa Margherita Ligure |
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Dette anche ore Ineguali, Temporali, Antiche,
Naturali, Ebraiche, Giudaiche, Bibliche, Canoniche, Planetarie,
ecc. Esse sono le più antiche e si computano a partire dall’alba
del Sole al tramonto, dividendo l’arco diurno sempre in dodici parti uguali.
Le ore di luce
erano 12
di durata diversa a seconda delle stagioni: per
latitudine 45°: circa 70
minuti in estate,
40 minuti
in inverno, 60
minuti in primavera autunno.
Meridiana a Santa Margherita Ligure - A
mezzogiorno vero segna le 6. |
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Ore canoniche - ( ore
ineguali ) |
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Le ore canoniche
sono un'antica suddivisione della giornata sviluppata nella chiesa cristiana
per la preghiera in comune, detta anche "ufficio".
Questa pratica liturgica deriva dall'uso ebraico
di recitare preghiere, in modo particolare i salmi del salterio ad ore
prestabilite: nel libro degli Atti si riporta che Pietro e Giovanni andavano
al tempio per la preghiera pomeridiana. Il salmo 119 dice: Sette volte
al giorno ti lodo per la tua giusta legge.
La pratica delle ore
canoniche è osservata da molte
chiese, fra cui la Chiesa cattolica,
le Chiese ortodosse
e la Comunione anglicana.
In particolare nella Chiesa cattolica di rito
latino si riferisce anche ad un ordine di preghiere chiamato anche liturgia
delle ore ( liturgia
horarum ), ufficio
divino ( divinum
officium ), opus
Dei ( opera
di Dio ). Questo ordine di preghiere è
contenuto nel "libro delle ore".
La suddivisione oraria è approssimativa, variando nell'antichità
la lunghezza delle ore del giorno secondo le stagioni.
-
Alle
4.00:
Mattutino
o Vigilie
in diverse comunità religiose - chiamato "Orthros"
nelle chiese orientali
-
All'
alba:
Lodi,
in occidente separato dal mattutino; detto anche "preghiera
del mattino"
-
Alle
9.00:
Terza
-
Alle
12.00:
Sesta
-
Alle
15.00:
Nona
-
Al
tramonto:
Vespri
-
Prima di coricarsi:
Compieta
Questo uso, ritenuto quindi di origine apostolica,
è stato "formalizzato"
nel 525
da San Benedetto,
che compose il primo "ufficio".
Le Lodi
e i Vespri,
che sono il cardine di tutto l'Ufficio, assumono una grande importanza,
perché hanno il carattere di vere preghiere del mattino e della
sera.
L'Ora media
si può ridurre a una sola ( Terza
o Sesta
o Nona
) per essere armonizzata col momento del giorno in cui è celebrata.
Ore
francesi - ( ore uguali
) - image credit: Pighin
- Parma, piazza Garibaldi |
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Sono anche dette ore
europee, civili.
Si diffusero all’inizio del 1800
prima in Piemonte
e poi nel resto dell’Italia.
Le linee orarie convergono in un punto
nel quale lo stilo polare ha il suo incastro.
Sono contate da mezzanotte a mezzanotte
ed hanno durata identica. A mezzogiorno vero segnano le 12.
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Mezzogiorno solare - ( mezzogiorno
convenzionale ) -
image credit: Pighin - Parma, piazza Garibaldi |
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La linea meridiana verticale segna
il mezzogiorno astronomico
( mezzogiorno vero
). La lemiscata
che lo circonda ( ogni punto, un giorno
dell'anno ) segna
invece il mezzogiorno convenzionale
( tempo
medio ).
La traccia del Sole forato, ( a sinistra
), è l'elemento indicatore.
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Ore
italiche - ( ore
uguali ) |
Le ore italiche
sono contate a partire dal tramonto del Sole del giorno precedente.
Le ore italiche da campanile
sono analoghe alle ore italiche ma spostate
verso il tramonto di mezz’ora. All’interno
di una meridiana a ore italiche da campanile le linee corrispondono alle
ore che vanno dalle 13 alle 22, sono disposte a ventaglio in modo asimmetrico.
Lo stilo è in genere normale alla parete. A mezzogiorno vero segnano
le 18.
Alle ore 23
il sole era assai basso sull'orizzonte e perciò, per vedere, era
necessario inclinare il cappello in modo che la tesa facesse ombra agli
occhi (z"cappello
sulle ventitré"
).
Ore
astronomiche - ( ore uguali
) |
Come quelle Francesi, ma sono
contate da un Mezzogiorno al successivo
ed hanno durata identica. A mezzogiorno vero segnano le 24
o le 0.
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Ore
babiloniche - ( ore uguali
) |
Segnano le ore a partire dal sorgere del Sole.
Sono meno diffuse delle ore italiche. Lo stilo è in genere normale
alla parete. Le linee orarie babiloniche sono spesso abbinate a linee orarie
italiche e francesi. (Esempio:
se l’ombra della punta dello gnomone è sulla linea contrassegnata
con il numero 3, sono passate tre ore dal sorgere del Sole).
A mezzogiorno vero segnano le 6.
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