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Introduzione tecnica alla “Meteorologia

 

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La meteorologia é la scienza che studia l'atmosfera e i suoi fenomeni. Ci limiteremo a trattare solo l'aspetto relativo alle masse d’aria che hanno un interesse per i fenomeni al suolo, nonché la troposfera.

La terra é avvolta da uno strato di materiali gassosi che si estende fino a circa 200 km di altitudine. Gli strati dell'atmosfera sono:

la troposfera, la stratosfera, la mesosfera e la termosfera.

Tre quarti dei materiali che compongono l'atmosfera sono concentrati nella troposfera, che, alle nostre latitudini, ha lo spessore di circa 13 km ( 7 km ai poli e 18 km all'Equatore ). All'interno della fascia troposfera sono presenti sia vapore acqueo sia pulviscolo atmosferico ed é per questo che le manifestazioni e i fenomeni meteorologici non sono presenti negli strati più alti. I parametri che caratterizzano l'atmosfera sono:

la pressione, la temperatura e l'umidità.

Una volta si credeva che l'atmosfera non avesse peso. Oggi si sa che un metro cubo d'aria, al livello del mare, pesa circa 1,3 kg. Al peso esercitato da una colonna d'aria su una superficie unitaria si ascrive il nome di pressione atmosferica. Al livello del mare la pressione atmosferica media é di

760 mm di mercurio mmHg = 1013,25 millibar mBar = 1013,25 ettopascal hPa.
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

  

La pressione si misura col “Barometro

 

 

Lo strumento per misurare la pressione é il barometro. Questo può essere a capsule aneroidi o a mercurio. Il barometro aneroide é composto da una capsula metallica nella quale vi é una piccola quantità d'aria. La pressione fa deformare la capsula cui é fissata una molla, collegata a una lancetta che si sposta su un quadrante. Il barometro aneroide ha comunque bisogno di essere tarato con un barometro a colonna di mercurio. Il barometro a mercurio nasce dall'esperienza di Torricelli.

Funziona grazie all'equivalenza tra il peso della colonna di aria sovrastante e il peso della colonna di mercurio contenuta in un tubo di vetro. Questo strumento si trova solo nelle stazioni meteo perché ha un costo molto elevato, é molto delicato e non é di facile lettura. Affinché sia rappresentativo come valore, la lettura si intende riferita a 0 gradi centigradi, al 45° grado di latitudine e al livello del mare.

In genere i barometri hanno la doppia gradazione (in mm di mercurio e in millibar).

La pressione atmosferica riveste un ruolo importante nelle vicende meteorologiche poiché i fenomeni principali traggono le loro origini dalle variazioni della pressione nello spazio e nel tempo. Per questo nelle stazioni meteo sono presenti barografi che registrano la pressione riferita a una settimana.  


 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 
 
 
 
 
 
 
 

Gli strumenti della “Meteorologia” ...

   

image credit: F.Barasciutti

un moderno barometro 

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image credit: Pighin 

 

Il barometro aneroide è lo strumento di misura per la pressione atmosferica. È usato per determinare l'altitudine di un luogo e nell'ambito della meteorologia per rilevare dati utili per le previsioni del tempo.

È di fatto un manometro differenziale, in cui la misura di riferimento ( lato bassa pressione ) è il vuoto assoluto.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

   

La misura della “pressione” non è cosa davvero “immediata

 

 

 

Quando si procede alla misurazione della pressione, bisogna tenere conto dell'altitudine.

·         nei primi 100 m di ascesa la pressione diminuisce di 1 millibar ogni 8,3 metri

·         a 3000 metri di altitudine la pressione diminuisce di 1 millibar ogni 10 metri

·         a 9000 metri di altitudine la pressione diminuisce di 1 millibar ogni 50 metri

In condizioni di tempo stazionario, la pressione varia nell'arco della giornata

·         due punti di massima intorno alle 10 e alle 22

·         due punti di minima alle 4 e alle 16

Alle nostre latitudini l'ampiezza delle oscillazioni può aggirarsi intorno ai 4 millibar. Di queste oscillazioni si deve tenere debito conto se si vuole interpretare correttamente la lettura del barometro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

La variazione della “pressione” nel tempo – la “tendenza barometrica

 

 

Come già detto, lo stato del tempo é collegato con il valore della pressione.

Prescindendo dal rigore scientifico, si può affermare che per valori inferiori a 1024 mB si avranno condizioni di tempo perturbato.

Più che la lettura di un singolo dato sul barometro é di grande utilità, per fare una previsione, lo studio della tendenza barometrica. La tendenza barometrica, cioè la variazione di pressione nel tempo, fornisce indicazioni sull'evoluzione della situazione.

Una diminuzione di 2 o 3 mB in due ore, per esempio, indica che le condizioni del tempo tendono a peggiorare.

Se la diminuzione supera i 4 o 5 mB in due ore, vuol dire che il peggioramento del tempo é già in atto e che i massimi effetti saranno avvertiti entro le successive due ore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

  

La variazione della “pressione” nello spazio – le “carte sinottiche

 

 

 

Le carte sulle quali sono indicati valori della pressione si chiamano carte sinottiche. Le linee che uniscono i punti di uguale pressione si chiamano isobare.

Dallo studio di una carta sinottica si possono trarre preziose indicazioni per esprimere una previsione del tempo delle successive 24 ore.

Le isobare uniscono punti che presentano uguale pressione al livello del mare e quindi la pressione rilevata in luoghi montani deve essere corretta e portata al corrispondente valore a quota 0.

Il gradiente barico é il rapporto tra la differenza di pressione di due isobare e la loro distanza. La sua unità di misura é il millibar sulla distanza di 1 grado di latitudine, corrispondente a 111 km. Per esempio se tra due punti, distanti 222 km, esiste una differenza di pressione di 4 mB, il valore del gradiente sarà:

4/2 = 2

Il gradiente normale di solito é inferiore a 2. In generale, nelle aree di alta pressione si avranno gradienti bassi mentre nelle aree di bassa pressione si avranno gradienti alti.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 
 

   

Le “carte sinottiche” danno una sensazione immediata della situazione

 

image credit: F.Barasciutti

carta sinottica 

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meteoschweiz.admin.ch 

 

Le isobare sono linee che sulle carte meteorologiche uniscono i punti con uguale pressione atmosferica al livello del mare. Sono importanti per stabilire le zone di alte pressioni ( anticicloni ) o di basse pressioni ( cicloni ) sul globo terrestre, la direzione dei venti, la loro intensità, tanto maggiore quanto più le isobare sono ravvicinate. Legato alla distanza tra le isobare è il gradiente barico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

   

La “pressione” unita alla “temperatura” può fornire alcune indicazioni

 

 

 

La temperatura al suolo condiziona notevolmente i valori della pressione atmosferica. Quindi, nelle aree geografiche in cui il suolo si scalda di più, l'aria tende a salire e, di conseguenza, diminuisce la pressione.

La variazione locale della temperatura non é di grande aiuto per la previsione del tempo ma può fornire alcune indicazioni, se viene messa in relazione con le variazioni di pressione, col vento e con la nuvolosità.

L'escursione termica diurna presenta il valore di minimo intorno all'alba, mentre il valore di massimo viene raggiunto circa due ore dopo il mezzogiorno. Se il cielo é coperto si avranno delle temperature minime superiori alla media stagionale e delle temperature massime inferiori; con il cielo sereno avviene il contrario

La temperatura viene rilevata mediante il termometro le cui unità di misura sono i gradi centigradi (°C) o i gradi fahrenheit (°F).

Nella troposfera la temperatura diminuisce in maniera lineare nelle misura di 0.6 gradi centigradi ogni 100 metri (gradiente termico verticale).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

La carta delle “isoterme

 

 

 

image credit: F.Barasciutti

carta isoterma

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Meteogiornale

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Una rappresentazione del gran freddo del 10 gennaio 2010. Evidente è la provenienza balcanica dell'ondata di gelo.

 

 

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