z Alta e bassa pressione |
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Zone di bassa pressione a 976 mbar e zone di alta pressione a 1028 mbar - credit: openfisica.com |
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I centri di alta pressione, detti anche ANTICICLONI, presentano le seguenti caratteristiche: · il punto con la pressione più elevata è situato al centro · le isobare sono distanti fra loro per cui i venti associati sono deboli · la circolazione dei venti al loro interno è in senso orario ( nel nostro emisfero ) Gli anticicloni si dividono in: Permanenti, Termici e Mobili. Gli anticicloni permanenti si trovano sulla fascia di alte pressioni presso i 30° – 40° di latitudine e sono a forte sviluppo verticale, poco mobili o stazionari come ad esempio il famoso “Anticiclone delle Azzorre”, responsabile del bel tempo estivo sull'Italia. Gli anticicloni termici invece, si formano per via del raffreddamento delle zone interessate rispetto a quelle vicine e sono poco mobili: il noto “Anticiclone Russo”, che staziona durante il periodo invernale sul continente stesso, è uno di questi. Fra gli anticicloni termici a sviluppo diurno, troviamo quelli che si formano nei periodi caldi sul mare in prossimità delle coste, che generano i venti di brezza. Gli anticicloni mobili, detti anche di chiusura o di blocco, sono quelli che impediscono il transito di aree perturbate, deviandole.
· I Cunei sono di forma allungata in senso orizzontale e si formano per cause orografiche. · I Promontori sono aree di alta pressione ( o meglio sono la parte più a Nord delle stesse a forma di "U" rovesciata, che si inseriscono fra due aree di bassa pressione e sono caratterizzati da bel tempo sia prima che dopo l'asse del promontorio. |
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I centri di bassa pressione, detti anche CICLONI o DEPRESSIONI presentano le seguenti caratteristiche: · il punto con la pressione più bassa è situato al centro · le isobare sono vicine fra loro per cui i venti associati sono intensi · la circolazione dei venti al loro interno è in senso antiorario ( nel nostro emisfero ) I centri di bassa pressione si dividono in: Permanenti, Orografici, Tropicali, Dinamici, Termici e Mobili. I cicloni permanenti e mobili, definiti anche cicloni extra-tropicali, si trovano sulla fascia di basse pressioni intorno ai 60° di Latitudine tra cui il noto “Ciclone dell'Islanda” che convoglia continuamente aria fredda instabile atlantica verso l'Italia portando maltempo. I cicloni orografici sono quelli che si formano per effetto del sollevamento dell'aria che si scontra contro i rilievi, determinando maltempo nella zona interessata. I cicloni termici si formano per il maggiore riscaldamento delle zone interessate rispetto a quelle vicine, come avviene ad esempio sulla terra in prossimità delle coste nei periodi caldi, che generano i venti di brezza. I cicloni tropicali sono quelli che si formano sulla fascia delle basse pressioni equatoriali comprese fra il 5° e il 20° grado di Latitudine e sono associati a forte instabilità, venti molto intensi e piogge torrenziali. La causa della loro formazione è da associare all'enorme quantità di calore ed energia irradiata dal Sole su queste zone che determina un forte riscaldamento della terra con conseguente risalita di aria verso l'alto. L'aria che sale, determina a terra un abbassamento notevole della pressione atmosferica che richiama verso di se aria umida proveniente dalle zone oceaniche adiacenti ( distanti anche centinaia di Km ), andando a generare enormi formazioni nuvolose, compresi naturalmente i cumulonembi temporaleschi.
I forti venti, associati alla forza deviante di Coriolis, tendono a far girare in senso antiorario ( nell'emisfero nord ) tutto l'ammasso nuvoloso, creando così quello che chiamiamo CICLONE. I cicloni prendono nomi diversi a seconda del paese interessato: in Australia vengono chiamati Willy-Willy, in nord America Uragani, sull'Oceano indiano Cicloni e sul Pacifico Tifoni ( sinonimi ). A seconda della velocità dei venti e dei danni che provocano, vengono classificati nella scala Saffir - Simpson suddivisa in 5 gradi. L’unità di misura della pressione atmosferica è l’hectopascal |
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