Dalla
Mesopotamia all’Impero Romano |
z
Sin da epoche remote, tutti i popoli della Terra
hanno osservato il cielo per fini pratici, quali la misurazione del tempo,
per compilare i Calendari e per orientarsi, sia in mare, sia in terra ed
hanno assegnato dei nomi al Sole,
alla Luna,
ai Pianeti,
alle Costellazioni
ed alle Stelle.
Nel 3° millennio a.C., in Mesopotamia, si
cominciarono a registrare sistematicamente i nomi delle stelle con scrittura
cuneiforme, su tavolette di argilla. Questa conoscenza approdò a
Creta, fiorente civiltà mediterranea che nel 1450 a.C. venne spazzata
da un gigantesco maremoto, provocato dal terremoto che squarciò
la vicina isola di Santorini.
I superstiti si rifugiarono in Egitto e poterono
proseguire i loro studi a contatto, sia con la civiltà egizia, sia
con la civiltà mesopotamica.
scorrere in basso .... |
|
|
z
|
z
Principali protagonisti dello
sviluppo dell’Astronomia |
z
Talete di Mileto (624
– 546 a.C.),
dopo essersi recato in Mesopotamia, studiò la sfera celeste e le
antiche costellazioni.
Eudosso di Cnido (408
– 355 a.C.),
descrisse sistematicamente 45 costellazioni, comprese nella sua sfera celeste
e costruì un osservatorio astronomico.
Nel 3° secolo
a.C. , Alessandro
Magno invase l’Egitto e l’Asia Minore
e così la cultura greca, nella nuova città Alessandria d’Egitto
(fondata nel 338 a.C.), si integrò ancor più con la cultura
persiana, mesopotamica ed egizia.
Sempre nel 3°
secolo a.C., Aristarco
di Samo espose per primo la teoria eliocentrica
che verrà ripresa da Copernico e pubblicata nel 1543.
Arato di Soli (315
– 245 a.C.)
commentò l’opera di Eudosso, nel libro Phaenomena (Fenomeni ), tradotto
in latino da Cesare Germanico, aggiunse altre due costellazione alle 45
di Eudosso e diede i nomi propri ad alcune stelle.
Eratostene di Cirene (276
– 194 a.C.)
direttore della biblioteca di Alessandria d’Egitto, calcolò con
buona approssimazione la circonferenza della Terra, inventò l’Astrolabio
(poi perfezionato dagli Arabi) e, nel suo libro Catasterismi, descrisse
le costellazioni ed i miti greci che ad esse si riferivano.
z
Principali protagonisti dello
sviluppo dell’Astronomia |
z
Ipparco di Nicea (185
– 125 a.C.)
elaborò una sfera celeste con le coordinate di 1087 stelle, suddividendole
anche per luminosità; egli, confrontando queste coordinate con quelle
tramandategli da Timocharis e Arystillus, misurò lo spostamento
dei punti equinoziali e formulò la teoria della Precessione degli
equinozi (i cui effetti erano ben noti agli antichi astronomi).
Claudio Tolomeo (100
– 178 d.C.),
bibliotecario di Alessandria d’Egitto, pubblicò, intorno al 140
d.C., il libro “Mathematiké syntaxis”, tradotto in arabo come “Al
Magisti” (il Grandissimo) e trasformato poi nel medioevo in “Almagesto”;
in questo libro elencò 48 costellazioni e catalogò 1022 stelle.
Gli scritti di Tolomeo sono giunti sino a noi
grazie alla traduzione effettuata da Gherardo
da Cremona, nel 12° secolo.
Delle 48 costellazioni tolemaiche, negli attuali
cataloghi astronomici, ve ne sono 47, perché la Nave di Argo è
stata suddivisa, a metà del 1700, dall'Abate francese Nicolas-Louis
de Lacaille, in 4 costellazioni: Carina,
Puppis,
Pyxis
e Vela
(Carena, Poppa, Bussola e Vela).
Tolomeo assegnò alcuni nomi propri alle
stelle: Aetus
(Altair), Antares,
Basiliscos
(Regulus) e Lyra
(Vega) e descrisse per ogni stella la sua posizione all'interno della Costellazione;
queste descrizioni vennero riprese dagli arabi e tradotte nella loro lingua.
z
|
z
Medio Evo |
z
zzzzzzzAl crollo
dell’Impero romano, molti studiosi occidentali si rifugiarono a Gondé-Shapur
in Persia, importante centro culturale, occupato nel 7°
zzzzzzzsecolo dai
musulmani che incoraggiarono gli studi e la traduzione in arabo dei classici
occidentali.
Nuovi centri della ricerca astronomica furono
Damasco (fondata dai califfi Omayyadi) e poi Baghdad (fondata dai califfi
Abbasidi). Il califfo di Baghdad, Al Mamun
(786 – 833),
figlio di Harun al Rashid, creò la Casa del sapere, dove operavano
studiosi occidentali e di altre religioni e venne così accusato
di essere il “Comandante dei miscredenti”.
A Baghdad operarono molti astronomi, tra cui Albategno
che compilò la Scienza delle stelle. La
città persiana di Suzi, divenne nell’11° secolo, grazie ai sultani
Soldjuk, un importante centro culturale e vi nacque Al
Sufi che nella sua opera “Descrizione
delle stelle fisse”, catalogò 1018 stelle.
Nel medioevo vennero pubblicate le seguenti tavole
con le coordinate astronomiche delle stelle, che possono essere considerate
le antesignane delle attuali Effemeridi:
Il
Cairo: |
Tavole kakemite |
|
Toledo: |
Tavole toledane |
di Azarchel |
Maragha
(Persia): |
Tavole il-khaniche |
|
Castiglia: |
Tavole Alfonsine |
(da Re Alfonso X di Castiglia) del 1272, in cui,
per la prima volta, i lunghi nomi arabi delle stelle vennero contratti
ed europeizzati. |
Samarcanda: |
Tavole Zig |
del 1437, con le coordinate
astronomiche delle stelle, approssimate al decimo di grado. |
Germania: |
Tavole Pruteniche |
del 1551, compilate da
Erasmo Reinhold. |
Germania: |
Tavole Rudolphine |
(dal nome dell’Imperatore Rudolph II) pubblicate
da Keplero nel 1627 a Ulm; esse riportavano le coordinate astronomiche
con la precisione del 1’ di grado (le precedenti avevano la precisione
di 30’ (pari al diametro apparente del Sole e della Luna) e tenevano
conto della forma ad ellisse delle orbite. |
|
z
z
Evo Moderno |
z
Dopo la scoperta dell’America e l’impresa di
Magellano (prima circumnavigazione del globo), si cominciarono a studiare
le stelle visibili nei cieli al di sotto dell’Equatore e quindi allo
schema delle 48 Costellazioni Tolemaiche, si aggiunsero altre costellazioni,
anche nell’Emisfero Settentrionale.
Il cartografo olandese, Gerardus
Mercator (Mercatore), nel suo Mappamondo
Celeste del 1551,
aggiunse Coma Berenices
(Chioma di Berenice), alle 48 Costellazioni tolemaiche.
Il teologo e cartografo olandese, Petrus
Plancius, incaricò il capo pilota
Petrus Theodorus Keyser di osservare le stelle dell’emisfero australe e
nel 1598
pubblicò un Mappamondo Celeste, in cui vennero aggiunte 12 costellazioni
di cui 11, sono state ammesse nel 1922 dalla Unione Astronomica Internazionale:
Apus (Uccello
del Paradiso), Chamaeleon
(Camaleonte), Dorado
(Pesce d'Oro), Grus
(Gru), Indus
(Indiano), Hydrus
(Idra maschio), Pavo
(Pavone), Phoenix
(Fenice), Triangulum Australe
(Triangolo Australe), Tucana
(Tucano), Volans
(Pesce Volante). La costellazione non ammessa nel 1922 è Ape (Apis).
Sul Mappamondo venne aggiunta una tredicesima
costellazione, Crux
(Croce del Sud), così ben descritta nel 1516 da Andrea Corsali
(Tolomeo aveva collocato le stelle della Crux,
nel Centaurus).
Johann Bayer,
giurista ed astronomo tedesco, pubblicò nel 1603
la Uranometria, il primo grande atlante stellare, con le costellazioni
di Tolomeo, di Mercatore e di Plancius ed aggiunse la costellazione Musca
(Mosca). Nella Uranometria, per la prima volta,
ogni stella era indicata da una lettera greca seguita dal genitivo latino
della costellazione e dall’eventuale nome proprio o dal nome, introdotto
nelle Tavole Alfonsine del 1272, derivante dalla contrazione
della descrizione araba.
La lettera greca era attribuita con il seguente
criterio: alla stella più luminosa
della costellazione veniva assegnata (con alcune eccezioni) la lettera
alfa, alla seconda la lettera beta e così via e tale metodo è
ancora attuale e oltre alle lettere greche, vengono utilizzate lettere
latine (maiuscole e minuscole) e numeri.
z
Il già citato Petrus
Plancius, nel 1613, pubblicò una
Carta Celeste, in cui aggiunse 7 nuove costellazioni di cui
3 sono state ammesse dall'UAI nel 1922 : Camelopardalis
(Giraffa), Columba
(Colomba) e Monoceros
(Unicorno).
Julius Schiller presentò nel 1627 il “Coelum
stellatum christianum” ove alle classiche costellazioni, sostituì
costellazioni con figure tratte dall’antico e dal nuovo testamento: per
esempio il Boote era diventato San Silvestro, le 12 costellazioni zodiacali
erano diventate i 12 apostoli, ecc…; questa opera non venne presa in considerazione
da Santa Romana Chiesa.
L’astronomo polacco Johannes
Hevelius (nome latinizzato di Johannes
Hevel) ideò nuove costellazioni, utilizzando le osservazioni astronomiche
di Sir Edmund Halley dall’Isola di Sant’Elena e nel 1690, venne pubblicato
postumo il suo atlante Firmamentum Sobescianum (in onore del Re polacco,
Giovanni Sobieski III).
Le 7 nuove costellazioni, ammesse dall'UAI nel
1922, sono: Canes Venatici
(Cani da caccia), Lacerta
(Lucertola), Leo Minor
(Leoncino o Leone Minore), Lynx
(Lince), Scutum
(Scudo) – il nome originale è Scutum Sobiesii, in onore del re di
Polonia Giovanni Sobieski III-, Sextans
(Sestante) e Vulpecula
(Volpetta)- il nome originale è Vulpecula cum Anser, la Volpe con
l'oca.
z
Nel 1725,
venne pubblicato postumo il catalogo del primo astronomo reale inglese,
John Flamsteed,
con le precise coordinate di 3000 stelle ed un numero, progressivo per
ogni Costellazione, assegnato secondo l’Ascensione Retta.
Nel 1750, l’abate francese Nicolas-Louis
de Lacaille (1713 – 1762)
venne inviato a compiere osservazioni astronomiche in Sudafrica, a Città
del Capo, ove allestì un piccolo osservatorio sotto il Monte Table
che utilizzò dall’Agosto del 1751 al Luglio 1752.
Egli osservò il cielo australe con straordinaria
precisione e, al suo rientro in Francia, presentò nel 1754, alla
Accademia reale delle scienze, una Carta celeste (pubblicata dopo due anni),
con 14 nuove costellazioni: Antlia
(Macchina pneumatica) – in origine Antlia pneumatica-, Caelum
(Bulino), Circinus
(Compasso), Fornax
(Fornace o Fornello chimico), Horologium
(Orologio – che ha la forma di un orologio a pendolo), Mensa
(Tavola) - Montagna Mensa, la Table Mountain vicino a Città del
Capo, Microscopium
(Microscopio), Norma
(Squadra) – squadra da disegno-, Octans
(Ottante), Pictor
(Pittore) – in origine Equuleus Pictoris, il Cavalletto del Pittore -,
Pyxis
(Bussola), Reticulum
(Reticolo), Sculptor
(Scultore) - in origine Apparatus Sculptor, lo studio dello Scultore-,
e Telescopium
(Telescopio).
Lacaille nel 1760
pubblicò “Coelum australe stelliferum” con 3 nuove costellazioni
derivanti dallo smembramento della costellazione tolemaica “Nave di Argo”:
Carina
(Carena), Puppis
(Poppa) e Vela
(Vela).
z
z
|
z
Altri importanti cartografi |
z
Joseph-Jerome Le Francais de Lalande (1732
– 1807) che
nel 1801 ideò, tra le altre, le costellazioni Felis (Gatto) e Globus
Aerostaticum (Mongolfiera) che non rientrano fra le attuali 88 costellazioni.
Padre Giuseppe Piazzi
dell'ordine dei Teatini, (1746 – 1826)
che, mentre era direttore dell'Osservatorio astronomico di Palermo, il
1 – Gennaio – 1801, scoprì con il telescopio,
il primo asteroide cui assegnò il nome di Cerere Ferdinandea (Cerere:
dea greca protettrice della Sicilia e Ferdinandea: in omaggio al
Re Ferdinando III di Borbone); nel 1803 pubblicò il suo primo catalogo
stellare “Praecipuarum Stellarum Inerrantium Positiones mediae ineunte
Saeculo XIX”, ripubblicato con grande successo nel 1814 e comprendente
7476 stelle, con le loro coordinate astronomiche.
Johann Elert Bode (1747
– 1826),
direttore dell’osservatorio di Berlino che pubblicò, nel 1801, il
catalogo stellare “Uranographia” con oltre 100 costellazioni. In questa
opera vennero, per la prima volta, inserite tutte le stelle osservabili
ad occhio nudo, fino alla sesta magnitudine.
Per mettere ordine fra le tante costellazioni,
l'Unione Astronomica Internazionale,
fondata nel 1919, nella sua prima assemblea, tenutasi a Roma nel 1922,
decise che le costellazioni erano 88 e nella successiva assemblea di Cambridge
(1925), venne conferito l’incarico all’astronomo belga Eugene
Delporte (1882 – 1955),
di definire i confini fra le costellazioni; egli presentò il suo
lavoro nel 1928 all’assemblea di Leyde, con questa novità: venivano
rettificati i tradizionali confini curvilinei fra le costellazioni, facendogli
invece seguire le linee dei meridiani e dei paralleli celesti.
L’assemblea approvò la sua opera ed Eugene
Delporte pubblicò nel 1930
“Delimitation scientifique des constellations”.
zz
|
Le
88 Costellazioni |
|
NOME ASTRONOMICO |
Nome italiano |
Cartografo -Anno |
Phaenomena di Arato (315 -245 a.C.) |
1 |
ANDROMEDA |
Andromeda |
Tolomeo - 140 |
AndromedhV
= Andromeda |
2 |
ANTLIA |
Macchina Pneumatica |
Lacaille - 1754 |
|
3 |
APUS |
Uccello del Paradiso |
Plancius - 1598 |
|
4 |
AQUARIUS |
Acquario |
Tolomeo - 140 |
UdococooV
= Acquario |
5 |
AQUILA |
Aquila |
Tolomeo - 140 |
AetoV
= Aquila |
6 |
ARA |
Altare |
Tolomeo - 140 |
Quthrion
= Incensatoio |
7 |
ARIES |
Ariete |
Tolomeo - 140 |
KrioV
= Ariete |
8 |
AURIGA |
Auriga |
Tolomeo - 140 |
EniocoV
= Auriga |
9 |
BOOTES |
Bifolco |
Tolomeo - 140 |
BojthV
= Boote (Aratore) |
10 |
CAELUM |
Bulino |
Lacaille - 1754 |
|
11 |
CAMELOPARDALIS |
Giraffa |
Plancius - 1613 |
|
12 |
CANCER |
Cancro o Granchio |
Tolomeo - 140 |
KarkinoV
= Cancro o Granchio |
13 |
CANES VENATICI |
Cani da Caccia |
Hevelius - 1690 |
|
14 |
CANIS MAJOR |
Cane Maggiore |
Tolomeo - 140 |
KunoV
Megaloio
= Grande cane |
15 |
CANIS MINOR |
Cane Minore |
Tolomeo - 140 |
Proxuwn
= Procione |
16 |
CAPRICORNUS |
Capricorno |
Tolomeo - 140 |
AigokeroV
= Capricorno |
17 |
CARINA |
Carena |
Lacaille – 1760 |
|
18 |
CASSIOPEIA |
Cassiopea |
Tolomeo - 140 |
Kassiepeia
= Cassiopea |
19 |
CENTAURUS |
Centauro |
Tolomeo - 140 |
KentauroV
= Centauro |
20 |
CEPHEUS |
Cefeo |
Tolomeo - 140 |
KhjhoV
= Cefeo |
21 |
CETUS |
Balena |
Tolomeo - 140 |
KhtoV
=
Cetaceo |
22 |
CHAMAELEON |
Camaleonte |
Plancius - 1598 |
|
23 |
CIRCINUS |
Compasso |
Lacaille - 1754 |
|
24 |
COLUMBA |
Colomba |
Plancius - 1613 |
|
25 |
COMA BERENICES |
Chioma di Berenice |
Mercatore - 1551 |
|
26 |
CORONA AUSTRALIS |
Corona Australe |
Tolomeo - 140 |
|
27 |
CORONA BOREALIS |
Corona Boreale |
Tolomeo - 140 |
StejanoV
= Corona |
28 |
CORVUS |
Corvo |
Tolomeo - 140 |
KorakoV
= Corvo |
29 |
CRATER |
Coppa |
Tolomeo - 140 |
|
30 |
CRUX |
Croce del Sud |
Plancius - 1598 |
|
31 |
CYGNUS |
Cigno |
Tolomeo - 140 |
OrniV
= Uccello |
32 |
DELPHINUS |
Delfino |
Tolomeo - 140 |
DeljiV
= Delfino |
33 |
DORADO |
Dorado |
Plancius - 1598 |
|
34 |
DRACO |
Drago |
Tolomeo - 140 |
Drakon
= Drago |
35 |
EQUULEUS |
Cavallino |
Tolomeo - 140 |
|
36 |
ERIDANUS |
Eridano |
Tolomeo - 140 |
PotamoV
= Fiume |
37 |
FORNAX |
Fornace |
Lacaille - 1754 |
|
38 |
GEMINI |
Gemelli |
Tolomeo - 140 |
Didumoi
(Dioscuri) = Gemelli |
39 |
GRUS |
Gru |
Plancius - 1598 |
|
40 |
HERCULES |
Ercole |
Tolomeo - 140 |
Eggonasin
( Engonasi) = L’Inginocchiato |
41 |
HOROLOGIUM |
Orologio |
Lacaille - 1754 |
|
42 |
HYDRA |
Idra Femmina |
Tolomeo - 140 |
Udra
= Idra |
43 |
HYDRUS |
Idra Maschio |
Plancius - 1598 |
|
44 |
INDUS |
Indiano |
Plancius - 1598 |
|
45 |
LACERTA |
Lucertola |
Hevelius - 1690 |
|
46 |
LEO |
Leone |
Tolomeo - 140 |
Lewn
= Leone |
47 |
LEO MINOR |
Leoncino |
Hevelius - 1690 |
|
48 |
LEPUS |
Lepre |
Tolomeo - 140 |
LagwoV
= Lepre |
49 |
LIBRA |
Bilancia |
Tolomeo - 140 |
KhtoV
= Le Chele (dello
Scorpione) |
50 |
LUPUS |
Lupo |
Tolomeo - 140 |
Qhthrion
= Piccola fiera |
51 |
LYNX |
Lince |
Hevelius - 1690 |
|
52 |
LYRA |
Lira |
Tolomeo - 140 |
Lura
= Lira |
53 |
MENSA |
Tavola |
Lacaille - 1754 |
|
54 |
MICROSCOPIUM |
Microscopio |
Lacaille - 1754 |
|
55 |
MONOCEROS |
Unicorno |
Plancius - 1598 |
|
56 |
MUSCA |
Mosca |
Bayer - 1603 |
|
57 |
NORMA |
Squadra |
Lacaille - 1754 |
|
58 |
OCTANS |
Ottante |
Lacaille - 1754 |
|
59 |
OPHIUCHUS |
Ofiuco |
Tolomeo - 140 |
OjioucoV
= Ofiuco (Serpentario) |
60 |
ORION |
Orione |
Tolomeo - 140 |
Wriwn
= Orione |
61 |
PAVO |
Pavone |
Plancius - 1598 |
|
62 |
PEGASUS |
Pegaso |
Tolomeo - 140 |
IppoV
= Cavallo |
63 |
PERSEUS |
Perseo |
Tolomeo - 140 |
PerseoV
= Perseo (senza
la testa della Medusa Gorgona) |
64 |
PHOENIX |
Fenice |
Plancius - 1598 |
|
65 |
PICTOR |
Pittore |
Lacaille - 1754 |
|
66 |
PISCES |
Pesci |
Tolomeo - 140 |
IcqueV
= Pesci |
67 |
PISCIS AUSTRINUS |
Pesce Australe |
Tolomeo - 140 |
IcquV
= Pesce |
68 |
PUPPIS |
Poppa |
Lacaille – 1760 |
|
69 |
PYXIS |
Bussola |
Lacaille - 1754 |
|
70 |
RETICULUM |
Reticolo |
Lacaille - 1754 |
|
71 |
SAGITTA |
Freccia |
Tolomeo - 140 |
OistoV
= Freccia |
72 |
SAGITTARIUS |
Sagittario |
Tolomeo - 140 |
ToxeuthV
= Sagittario |
73 |
SCORPIUS |
Scorpione |
Tolomeo - 140 |
SkorpioV
= Scorpione |
74 |
SCULPTOR |
Scultore |
Lacaille - 1754 |
|
75 |
SCUTUM |
Scudo |
Hevelius - 1690 |
|
76 |
SERPENS |
Serpente |
Tolomeo - 140 |
OjioV
= Serpente |
77 |
SEXTANS |
Sestante |
Hevelius - 1690 |
|
78 |
TAURUS |
Toro |
Tolomeo - 140 |
TauroV
= Toro |
79 |
TELESCOPIUM |
Telescopio |
Lacaille - 1754 |
|
80 |
TRIANGULUM |
Triangolo |
Tolomeo - 140 |
DeltwtoV
= Triangolo |
81 |
TRIANGULUM AUSTRALE |
Triangolo Australe |
Plancius - 1598 |
|
82 |
TUCANA |
Tucano |
Plancius - 1598 |
|
83 |
URSA MAJOR |
Orsa Maggiore |
Tolomeo - 140 |
ArktoV
Elikhn = Orsa (Carro) Elice |
84 |
URSA MINOR |
Orsa Minore |
Tolomeo - 140 |
ArktoV
Kunosoura = Orsa (Carro) Cinosura |
85 |
VELA |
Vela |
Lacaille – 1760 |
|
86 |
VIRGO |
Vergine |
Tolomeo - 140 |
ParqenoV
= Vergine |
87 |
VOLANS |
Pesce Volante |
Plancius - 1598 |
|
88 |
VULPECULA |
Volpetta |
Hevelius - 1690 |
|
|
|