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Johannes Kepler,
uno dei più grandi geni che posero l’occhio sull’Orloj
praghese, scrisse:
“Mi sono accostato
ai recipienti sacri degli Egiziani, a coloro ho sottratto i contenitori
sacri e con essi effettuai un sacrificio che mi portò a ciò
che ora pongo in grembo all’umanità, affinché lo si possa
comprendere soltanto dopo i secoli.
Sì, sono io, io ho orbato i contenitori
d’oro degli Egiziani affinché con essi potessi edificare il tabernacolo
lontano dalle frontiere d’Egitto.
Se mi perdonerete, ne sarò contento,
se vi adirerete, lo prendo su di sé; qui lancio il dado e scrivo
questo libro sia per il lettore odierno sia per il lettore futuro – che
importanza c’è, se debba aspettare il suo lettore per cento anni?
Lo stesso Dio aspettò sei millenni costui,
che conoscendo ciò vede la sua opera”.
Jakub Malina
Coautore del progetto letterario Praga esoterica.
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