Visibile
dal Polo Nord a 44° di Latitudine Sud.
Riconoscibile vicino a Beta
Ursae Majoris (Merak)
Pierre Francois Andre Mechain osservò
questa nebulosa nei primi mesi del 1781 e, il 24 Marzo, Charles
Messier la catalogò descrivendola così:
"Nebulosa nell’Orsa Maggiore, vicina a b:
é difficile da vedere, riferisce M. Méchain, soprattutto
quando si illuminano i fili del micrometro: la sua luce é flebile,
senza stelle. M. Méchain la vide per la prima volta il 16 febbraio
1781".
William Parson, nel
1848, le attribuì il nome Gufo, perché
le due macchie scure ricordano gli occhi di un gufo.
Questa nebulosa é già osservabile
con un telescopio da 200 mm. e con strumenti superiori, si può osservare
la stella centrale, una nana bianca, molto calda, di quattordicesima magnitudine. |