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Cartografo Tolomeo Anno 140 | Phaenomena EniocoV = Auriga | ||||
Origine
e significato del nome
Secondo una delle versione del mito greco, il re Enomao (figlio del dio Ares), era così geloso della figlia Ippodamia, da sfidare nella corsa dei carri trainati dai cavalli, i pretendenti alla mano della figlia; chi vinceva poteva sposare la ragazza, chi perdeva era ucciso. Pelope, figlio del dio Ermes, promise a Mirtilo, il cocchiere del re Enomao, che se si lasciava sconfiggere, gli avrebbe donato mezzo regno. Mirtilo sabotò le ruote del carro e, in piena corsa, queste si staccarono dal carro stesso, Enomao cadde e, prima di spirare, maledì il traditore Mirtilo. Conclusa la gara, mentre erano in atto i festeggiamenti, Mirtilo tentò di sedurre Ippodamia che lo rifiutò e Pelope lo uccise con un calcio. Ermes collocò in cielo il povero Mirtilo che comunque si era prestato al gioco di suo figlio Pelope. Per gli Egizi era Horus, figlio di Iside e Osiride, il primo faraone. In Mesopotamia era il Cocchiere con le redini a destra e la capretta a sinistra e, analogamente, i Greci vedevano in Capella e nelle tre stelle sottostanti, la figura della capretta con il latte della quale, Melissa ed Amaltea (figlie del re di Creta), avevano nutrito Giove. I Romani chiamavano questa costellazione, "il guardiano della capretta" e, nell’astronomia araba, era " il guardiano delle Pleiadi". |
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Informazioni
astronomiche
Costellazione a Nord di Orion, notevolmente estesa in declinazione e attraversata dalla Via Lattea. Riferimento Effemeridi Nautiche dell'Istituto Idrografico della Marina Appartiene a questa costellazione, 1 delle 66 stelle normalmente utilizzate per fare il punto nave : Nr.14 Alpha Aurigae (Capella). |