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Carte del Cielo stellato
IIM |
Le Carte del
Cielo stellato rappresentano la Sfera
Celeste, chiamata dagli antichi “Sfera
cristallina” che è quell’immaginario globo, entro il quale, dalla
Terra, vediamo tutto l’Universo; essa non ha dimensioni definite, perché
i corpi celesti ci appaiono tutti alla stessa distanza e la loro posizione
è determinata in base a sistemi di coordinate, simili alle coordinate
geografiche terrestri.
Le Carte del Cielo
Stellato dell’Emisfero Nord e dell’Emisfero
Sud, delle Effemeridi Nautiche dell’Istituto
Idrografico della Marina (pubblicazione I.I.3132)
riportano 354 stelle (di tutte le 88 Costellazioni ammesse dall’Unione
Astronomica Internazionale), 26 Oggetti del Cielo profondo e la Via Lattea,
con le coordinate astronomiche dell’Anno 2000.
Le Costellazioni sono indicate con il nome scientifico
latino, le 66 stelle “giornaliere” delle Effemeridi sono scritte in modo
diritto (Esempio: Vega), alcune stelle e gli oggetti del cielo profondo
sono in corsivo (Esempio: Albireo ) e tutte le altre stelle sono indicate,
normalmente, con una lettera greca; la legenda delle Carte contiene 6 simboli
per le stelle (in base alla magnitudine apparente) e 4 simboli per gli
Oggetti del Cielo profondo.
Le coordinate astronomiche utilizzate nelle carte,
sono: Coascensione Retta
e Declinazione.
Le carte del Cielo Stellato sono isogone ed isometriche
(equidistanti) lungo i meridiani celesti.
Le graduazioni: lungo quattro meridiani celesti,
0° , 90° , 180° , 270° (valori di Coascensione
Retta) sono riportati i valori di declinazione
da 0° a 90° Nord nella Carta del cielo stellato dell’Emisfero Nord
ed i valori di declinazione da 0° a 90° Sud nella Carta del
cielo stellato dell’Emisfero Sud.
L’Equatore celeste ha la graduazione, di grado
in grado, in Coascensione Retta.
Le rappresentazioni: sono rappresentati i meridiani
0°, 30°, 60°, 90°…. 330°.
Vi sono riportate 354 stelle e 26 oggetti del
cielo profondo (Galassie, Nebulose, Ammassi stellari), con le Coordinate
astronomiche dell’Anno 2.000.
Sono disegnati l’Equatore
Celeste e l’Eclittica.
Sono posizionabili i pianeti (Venere, Marte, Giove
e Saturno), il Sole e la Luna di cui le Effemeridi Nautiche riportano le
coordinate uranografiche e, conoscendo le Coordinate astronomiche, sono
posizionabili anche gli altri pianeti e tutti gli altri Oggetti del cielo
profondo.
L’angolo fra l’Eclittica
e l’Equatore Celeste
è di 23° 26’ 21”,448 (Anno 2.000).
L’Eclittica
é suddivisa in 36 segmenti di 10° l’uno, di Longitudine
Celeste e sono scritti i gradi ad intervallo
di 30°. |
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Cataloghi stellari |
Elenchi degli oggetti astronomici conosciuti
e delle loro posizioni in cielo. |
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Cerchi di declinazione |
Nel sistema di riferimento equatoriale sono i
semicerchi massimi aventi gli estremi nei poli Nord e Sud celesti e solidali
con il Punto g. |
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Cerchi orari |
Nel sistema di riferimento locale orario, sono
i semicerchi massimi con gli estremi nei poli Nord e Sud celesti. Essendo
solidali con l’osservatore, i cerchi orari ruotano rispetto ai Cerchi
di declinazione (v.). |
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Cerchio d’altezza |
Il luogo dei punti della sfera terrestre dai
quali, in un determinato istante, si misura la stessa altezza di un dato
astro. Il suo centro è il punto subastrale (v.)
ed il suo raggio la distanza zenitale dell’astro. |
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Circumpolare |
Oggetto che per la sua grande declinazione
(e quindi vicinanza al polo celeste), non tramonta mai rispetto ad un determinato
posto della Terra. Tale oggetto rimane visibile durante tutta la notte
in tutte le stagioni dell’anno. |
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Classe di luminosità
delle stelle |
Classe |
Caratteristiche |
Esempi |
0 |
Iper – supergiganti |
S Doradus |
Ia |
Supergiganti più luminose |
Rigel |
Iab |
Supergiganti moderatamente luminose |
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Ib |
Supergiganti meno luminose |
Canopus |
II |
Giganti brillanti |
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III |
Giganti normali |
Arcturus |
IV |
Subgiganti |
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V |
Stelle di sequenza principale (nane) |
Sole - Rigil Centaurus |
VI |
Sottonane |
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VII |
Nane bianche |
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z
Codici aggiunti alle classi di luminosità
Per la classe
I vengono sempre utilizzati i suffissi
“a”
e “b”
che indicano una maggiore o minore luminosità; nelle altre
classi, questi suffissi sono facoltativi e indicano se una stella è
più o meno luminosa rispetto ad una stella “tipo” della classe.
Talvolta, per meglio definire la specifica classe di luminosità,
vengono scritte due classi contigue, Esempio: Izar (e
Epsilon Bootis) è classificata K0 - II – III. Gli spettri
stellari vengono integrati con prefissi e suffissi (lettere o acronimi)
per meglio specificarne le caratteristiche.
z
Prefissi |
Significato |
B |
Righe allargate |
A |
Righe normali |
C |
Righe sottili (stelle giganti) |
D |
Nana (sequenza principale) |
G |
Gigante |
Sd |
Subnana |
wd, D |
Nana Bianca
z |
Suffissi |
Significato |
CN |
Stelle del tipo K con righe del cianogeno CN
eccezionalmente intense o deboli; la seconda classe di luminosità
è quella corrispondente alla riga del CN (Esempio: K0IIICNIb) |
Comp |
Spettro composito |
E |
Righe di emissione (stelle O: emissione dell’H
-Idrogeno-) |
Er |
Riga “rovesciata” con il centro di emissione
più debole dei bordi |
Ep |
Riga di emissione con peculiarità |
Eq |
Riga di emissione con il profilo P-Cygni |
F |
Brillante riga di emissione dell’He (Elio) e
N (Azoto) |
(f) |
Deboli righe di emissione dell’He |
((f)) |
Nessuna emissione dell‘He |
He wk |
Deboli righe dell’ He |
K |
Riga di assorbimento interstellare |
M |
Righe metalliche eccezionalmente intense |
N |
Righe allargate (“nebulose”); rapida rotazione
della stella |
Nn |
Righe molto allargate, rotazione molto rapida |
P |
Peculiarità non specificata; se questo
suffisso è aggiunto ad una stella di tipo A, indica righe metalliche
molto intense (stelle tipo Am) |
S |
Riga stretta (“sottile”) |
Ss |
Riga molto stretta |
Shell |
Stella a guscio di tipo compreso fra B e F con
righe di emissione provenienti da un involucro di gas. |
Si |
Righe del silicio eccezionalmente intense |
var |
Tipo spettrale variabile ( talvolta è
usata la sigla “v”) |
w |
Righe deboli che indicano una probabile composizione
povera di metalli |
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Classe spettrale delle
stelle |
Classificazione delle stelle attraverso i loro
spettri; il loro aspetto è correlato alla temperatura delle stelle
ed al loro colore. Lo spettro é l’insieme delle diverse lunghezze
d'onda che compongono la luce e in genere le radiazioni elettromagnetiche.
La luce emessa dalle stelle che passa in uno spettroscopio,
si scompone in una fascia di diversi colori (come l’arcobaleno) che è
detta spettro. Ad intervalli specifici per i gas emessi dalla stella, vi
sono delle righe che informano sulla composizione chimica della stella;
l’analisi dello spettro ci dice anche che quando la stella si avvicina,
le righe dello spettro sono spostate verso il blu, mentre se si allontana
sono spostate verso il rosso.
Le stelle vengono classificate secondo la loro
temperatura superficiale, stimando la loro emissione luminosa. L’analisi
dello spettro consente di classificare ulteriormente le stelle a seconda
delle linee di assorbimento che possono essere osservate solo in un certo
intervallo di temperatura.
Il colore delle stelle varia dal blu intenso (stelle
calde) al rosso (stelle fredde); il colore riportato nella tabella è
approssimativo perché anche all’interno di uno stesso tipo spettrale
vi sono gradazioni di temperatura e quindi di colore, infatti ogni tipo
spettrale è suddiviso, salvo alcune eccezioni, in sottotipi,
in ordine decrescente dallo 0 al 9 (il sottotipo 0, ha temperatura
superiore al sottotipo 1 che, a sua volta, ha temperatura superiore al
sottotipo 2 e così via).
Ogni stella è quindi contraddistinta, normalmente,
da una lettera iniziale e da un numero dallo 0 al 9; talvolta, per meglio
indicare le caratteristiche della stella, questo numero è decimale
(esempio 1,5 significa che la stella è tra i sottotipi 1 e 2).
Le temperature sono espresse in gradi Kelvin e partono dallo 0 assoluto
= - 273,15° Celsius.
I tipi da O a M, seguono la Classificazione spettrale
MK (Morgan – Keenan)
Nel 1943, gli astronomi William Wilson
Morgan, Philip C. Keenan e Edith Kellman dello Yerkes Observatory, stabiliscono
sei classi di luminosità, basandosi sulle differenze tra gli spettri
delle stelle giganti, supergiganti e nane. Questo sistema venne chiamato
all’inizio MKK e dopo MK (dalle iniziali di Morgan e Keenan).
z
Classe |
Colore |
Temperatura °K |
Caratteristiche |
Esempi |
WC |
Blu |
oltre 60.000 |
"Stelle di Wolf - Rayet"
- Intense ed allargate righe di emissione del carbonio e dell’ossigeno |
Suhail al Muhlif |
O |
Blu |
30.000 - 60.000 |
Intense righe dell’elio
ionizzato |
z
Zeta Puppis |
B |
Blu-Bianco |
10.000 - 30.000 |
Righe dell’elio neutro |
Rigel - Spica |
A |
Bianco |
07.500
– 10.000 |
Intense righe dell’idrogeno,
del calcio e di altri metalli ionizzati |
Sirius – Vega |
F |
Bianco-Giallo |
06.000
- 07.500 |
Iniziano ad apparire le
righe dei metalli neutri |
Canopus - Polaris |
G |
Giallo |
05.000
- 06.000 |
Intense righe del calcio
ionizzato e di altri metalli neutri e ionizzati; le righe dell’idrogeno
sono più deboli |
Muphrid – Sole |
K |
Giallo-Arancio |
03.500
- 05.000 |
Numerose righe di metalli
neutri |
Aldebaran - Arcturus |
M |
Rosso |
inferiore a 3.500 |
Evidenti bande molecolari
e numerose righe di metalli neutri |
Antares – Betelgeuse |
A queste classi sono state successivamente
aggiunte le classi N,
R e S
per stelle sempre più rosse e sempre più fredde. |
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Coascensione retta (a) |
Coordinata ausiliaria del sistema equatoriale
misurata in senso retrogrado dal Punto
g
al cerchio di declinazione dell’astro. Per definizione Coa
= 360 - a. |
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Coluri |
Sono i cerchi di declinazione passanti per i
punti equinoziali g
e g’
ed i punti solstiziali Se
ed Si
dell’eclittica. |
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Congiunzione
(quadratura e opposizione) |
Posizioni particolari reciproche di due corpi
celesti rispetto all’osservatore terrestre (due pianeti, un pianeta ed
il Sole, Luna e Sole). Si ha la congiunzione
quando la loro differenza di longitudine
celeste Dl
= 0°, quadratura quando Dl
= 90°, opposizione quando Dl
= 180°. |
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Coordinate astronomiche |
Insieme di valori che individuano la posizione
di un punto nello spazio sulla sfera celeste.
A seconda del sistema di riferimento abbiamo le altazimutali,
quelle equatoriali,
quelle eclittiche
e quelle galattiche. |
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Correzione del fuso
(Cf) |
Correzione da applicare all’ora
media locale tm per ottenere l’ora
fuso tf. |
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Costellazioni |
Raggruppamenti convenzionali di stelle
che prospetticamente si vedono in zone contigue del cielo, riunite a formare
figure a cui sono stati dati nomi di eroi mitologici o di oggetti o di
animali.
Le Costellazioni
ammesse dall’Unione
Astronomica Internazionale sono 88. |
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Crepuscolo astronomico |
Intervallo di tempo compreso tra il tramonto
e l’oscurità completa che si ha quando il sole raggiunge i
-18° di depressione
(v.) e tra la fine dell’oscurità completa ed il sorgere del Sole. |
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Crepuscolo civile |
Intervallo di tempo che il sole impiega per passare
dal tramonto a -6° di depressione
e da tale valore al sorgere. |
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Crepuscolo nautico |
Intervallo di tempo nel quale la depressione
del Sole passa da -6° a -12° dopo il tramonto e da -12° ai
-6° prima del sorgere. E’ l’intervallo favorevole alle osservazioni
astronomiche essendo visibili contemporaneamente l’orizzonte marino ed
i corpi celesti. |
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