Spettro del Sole e righe di Fraunhofer |
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( foto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sole ) Supponiamo di avere un oggetto massivo che emette luce il suo campo gravitazionale interagisce con i fotoni scambiando azioni che si traducono in cambiamenti di energia ma se un fotone cambia energia, allora cambia la sua frequenza ("red-shift") Lambito più naturale in cui trovare il red-shift
gravitazionale è nelle righe degli spettri
delle stelle. Esso può essere
riscontrato nella stella Sole. z
z Tentativi di misura sulle righe spettrali del Sole sono stati fatti, ma le migliori misure risultano dal red-shift causato dalla Terra. Essa è molto meno massiva del Sole, ma nostra dimora abituale e pertanto si possono predisporre schemi di misura molto sofisticati. In particolare si può pensare di misurare lo spostamento delle righe dello spettro tra una sorgente a terra ed una nello spazio ad una notevole altezza. Naturalmente questa è una misura di oggi, in quanto presuppone una consolidata tecnologia per quanto riguarda i satelliti artificiali.. Lesperimento che andiamo a descrivere comporta un elemento a terra ed uno in orbita allaltezza di 10.000 metri. Vediamo lo schema
di misura:
z La sorgente nello spazio trasmette con fo e il segnale viene ricevuto a Terra con due componenti di spostamento: una
dovuta alleffetto doppler a causa delle diverse velocità (V1 a terra e V2 nello
spazio), è proprio questa che ci interessa. La sorgente a terra trasmette con fo e viene ripetuta dallo spazio verso terra i
due effetti doppler si sommano,
Rimane dunque il doppio dell'effeto doppler. Lo si dimezza e lo si sottrae all'altro: rimane una funzione che contiene solo la variabile gravitazionale ... Questo metodo consente di misurare la
componente gravitazionale con una confidenza
di due parti su 10.000.
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z ( formule: James B. Hartle - "Gravity" - Addison Wesley 2003) |
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