La fascia degli Asteroidi - una parte cospicua dei corpi minori del Sistema Solare
l' impressione di essere a cospetto del " caos " è davvero immediata !!!
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La fascia degli Asteroidi - una parte cospicua dei corpi minori del Sistema Solare

Gli Asteroidi sono corpi metallici rocciosi senza atmosfera, che orbitano attorno al Sole, ma sono troppo piccoli per essere chiamati pianeti. Conosciuti come “pianeti minori” decine di migliaia di asteroidi sono aggregati nella così detta fascia principale degli asteroidi: un vasto anello a forma di arachide localizzato tra le orbite di Marte e di Giove tra le 2 e le 4 unità astronomiche (da 300 a 600 milioni di chilometri).Gaspra ed Ida fanno parte di questa fascia. 

Si pensa che gli asteroidi siano materiale primordiale che la forte gravità di Giove ha impedito si trasformassero in un corpo planetario quando il sistema solare è nato circa 4.6 miliardi di anni fa. Si stima che la massa totale degli asteroidi genererebbe un corpo di 1.500 chilometri di diametro – meno della metà delle dimensioni della Luna. 

Gli asteroidi conosciuti vanno dal più grande – Ceres, il primo asteroide scoperto nel 1801 – di circa 1.000 chilometri di diametro, a dimensioni di pietre. Sedici asteroidi hanno un diametro di 240 chilometri ed anche maggiore. La maggioranza degli asteroidi della fascia principale segue un’orbita stabile, leggermente ellittica, muovendosi nella stessa direzione della terra in un periodo di tempo dai tre ai sei anni per un’orbita completa attorno al Sole.  

La nostra conoscenza degli asteroidi deriva da tre fonti principali: informazioni rilevate con strumenti posti sulla terra, dati rilevati con flyby della sonda Galileo, ed analisi di laboratorio di meteoriti. Gli asteroidi sono classificati in differenti tipologie a seconda del loro albedo, della composizione derivata da immagini dello spettro della luce del Sole riflessa, e da similitudini stabilite con tipi di meteoriti conosciuti. L’albedo si riferisce alla misura della riflettività o anche della sua intrinseca luminosità. Una superficie perfettamente riflettente possiede albedo 1,0 mentre un corpo perfettamente assorbente ha un albedo di 0,0. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La fascia degli Asteroidi - una parte cospicua dei corpi minori del Sistema Solare
  • Asteroidi di tipo C (carbonacea): include più del 75 percento degli asteroidi conosciuti. Molto scuri con albedo di 0.03-0.09. La 
  •   composizione si pensa sia simile a quella del Sole, privata di idrogeno, elio ed altri elementi volatili. Gli asteroidi di tipo C sono concentrate 
  •   nella regione esterna della fascia principale.
  • Asteroidi di tipo S (silicea): Vale circa il 17 percento degli asteroidi conosciuti. Relativamente luminosi con albedo da 0.10-0.22. La 
  •   composizione è di ferro metallico misto a silicati di ferro e di magnesio. Gli asteroidi di tipo S dominano la parte interna della fascia.
  • Asteroidi di tipo M (metallica): include molti dei rimanenti asteroidi conosciuti. Relativamente luminosi con albedo da 0.10-0.18. La 
  •   composizione è apparentemente dominata da ferro metallico. Gli asteroidi di tipo M sono raccolti nella parte centrale della fascia. 
La relazione tra asteroidi e meteoriti rimane un puzzle. I meteoriti più comuni, noti come condriti ordinarie, sono composti da piccolo grani di roccia e sembrano molto poco modificati da quando si è formato il sistema solare. I meteoriti ferrosi, al contrario, sembrano essere i resti di corpi più grandi che abbiano subito una fusione che ha portato a stratificare in differenti livelli i metalli più pesanti e le rocce più leggere. 

Il dibattito esiste da lungo tempo se gli asteroidi più comuni, di tipo S, siano o meno l’ origine delle condriti ordinarie. I dati spettrali suggeriscono, almeno fino ad oggi, che gli asteroidi di tipo S possano essere corpi che hanno subito un processo geochimico simile agli “stony-irons” e qualora gli asteroidi di tipo S non fossero in relazione con le condriti ordinarie, allora sarebbe necessario trovare una diversa origine (inteso come progenitore). 
Se invece I due tipi sono effettivamente in relazione fra di loro, allora gli scienziati dovranno trovare una spiegazione al fatto che essi non siano simili dal punto di vista spettrale. 

Asteroidi con orbite che arrivano fino a 1.3 AU (195 milioni di chilometri) dal Sole sono detti “che si avvicinano alla Terra” ovvero Near-Earth Asteroids (NEAs) (l’acronimo dall’ inglese è ormai ben conosciuto). Si pensa che la maggior parte dei NEA siano frammenti sospinti via dalla fascia principale da una combinazione di collisioni con altri asteroidi e dall’influenza gravitazionale di Giove. Alcuni NEA potrebbero essere nuclei morti di comete di breve periodo. La popolazione dei NEA sembra rappresentativa della maggior parte di tutti i tipi di asteroidi che si ritrovano nella fascia principale. 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

La fascia degli Asteroidi - una parte cospicua dei corpi minori del Sistema Solare

 I NEAs sono raggruppati in tre categorie che prendono il nome dal membro più famoso del gruppo: 1221 Amor, 1862 Apollo, and 2062 Aten. 

  • Amor: asteroidi che incrociano l’orbita di Marte ma non raggiungono quella della terra. Eros è un tipico Amor.
  • Apollo: asteroidi che incrociano l’orbita della terra con un periodo maggiore di 1 anno. Geographos è un tipico Apollo.
  • Aten: asteroidi che incrociano l’orbita della terra con un periodo inferiore all’anno. Ra-Shalom è un tipico Aten.
I NEAs sono una popolazione dinamica le cui orbite evolvono in una scala temporale di 100-millioni-di-anni a causa di collisioni ed interazioni gravitazionali con il Sole ed i pianeti terrestri . Ad oggi sono stati censiti circa 250 NEA, che rappresentano probabilmente alcuni percento della loro intera popolazione. Il più grande attualmente conosciuto è 1036 Ganymede, con un diametro di circa 41 chilometri. Le stime suggeriscono che almeno un migliaio di NEA possano essere abbastanza grandi – 1 chilometro o più di diametro – per minacciare la Terra 

Molti corpi hanno colpito la Terra e la Luna in passato, ed una teoria largamente accettata, ascrive l’impatto di 65 milioni di anni fa ad una cometa oppure asteroide di almeno 10 chilometri di diametro, con conseguente estinzione di massa di molte forme di vita inclusi i dinosauri. Altre teorie suggeriscono che i mattoni della vita e molta dell’acqua della terra siano arrivati con gli asteroidi e le comete che hanno bombardato una giovane terra. 

Il 30 giugno del 1908, un piccolo asteroide di 100 metri di diametro è esploso sopra la remota regione di Tunguska in Siberia, devastando più di mezzo milione di acri di foresta. Uno dei più recenti incontri ravvicinati è avvenuto il 23 di marzo 1989, quando un asteroide di 0.4- chilometri di diametro è passato a 640.000 chilometri dalla Terra. La sorpresa degli scienziati nello stimare che la Terra e l’asteroide – del peso di 50 milioni di tonnellate e con una velocità di 74.000 chilometri/ora – sono passati nello stesso punto con Sole sei ore di differenza. 


 
 
 
 
 

Asteroide 1 Ceres - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  960 x 932 km 
  periodo di rivoluzione   4,60 anni 
  semiasse maggiore       2,767 UA 
  eccentricità                  0,0789  
  inclinazione orbitale    10,58 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 1 Ceres - immagini
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 2 Pallas - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  570 x 525 x 482 km 
  periodo di rivoluzione   4,61 anni  
  semiasse maggiore       2,774 UA  
  eccentricità                  0,2299  
  inclinazione orbitale    34,84 gradi
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 2 Pallas - immagini
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 3 Juno - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  240 km 
  periodo di rivoluzione   4,36 anni  
  semiasse maggiore       2,669 UA  
  eccentricità                  0,2579 
  inclinazione orbitale    12,97 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 3 Juno - immagini a diverse lunghezze d'onda in nano-metri
 un nano-metro = un milionesimo di millimetro
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 4 Vesta - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  530 km 
  periodo di rivoluzione   3,63 anni  
  semiasse maggiore       2,362 UA  
  eccentricità                  0,0895 
  inclinazione orbitale     7,14 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 4 Vesta - immagini
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 45 Eugenia - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  226 km 
  periodo di rivoluzione   4,49 anni  
  semiasse maggiore       2,721 UA  
  eccentricità                  0,0831  
  inclinazione orbitale     6,61 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 45 Eugenia - immagini
 
 
Eugenia e il suo satelliteEugenia e il suo satellite
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 433 Eros - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  33 x 13 x 13 km 
  periodo di rivoluzione   1,76 anni 
  semiasse maggiore       1,458 UA  
  eccentricità                  0,2229 
  inclinazione orbitale     10,83 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 433 Eros - immagini
 
 
 

433 Eros - periodo di rotazione = 5,27 ore

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Asteroide 1566 Icarus - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  1,4 km  
  periodo di rivoluzione   1,12 anni 
  semiasse maggiore       1,078 UA  
  eccentricità                  0,8269 
  inclinazione orbitale     22,86 gradi
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 


 

Asteroide 1862 Apollo - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  1,6 km  
  periodo di rivoluzione   1,81 anni 
  semiasse maggiore       1,471 UA 
  eccentricità                  0,5600 
  inclinazione orbitale     6,36 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa
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Asteroide 1862 Apollo - immagini
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Corpo minore 2060 Chiron - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  180 km 
  periodo di rivoluzione   50,7 anni 
  semiasse maggiore       13,633 UA 
  eccentricità                  0,3801  
  inclinazione orbitale     6,94 gradi
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 


 

 

Corpo minore 2060 Chiron - caratteristiche dell'orbita
 

« Chiron è inusuale perché ha una coma [dal latino: chioma] misurabile, fatto che indica la sua natura cometaria; ma esso è oltre 50.000 volte maggiore (diametro pari a 180 km) del volume caratteristico di una cometa, una dimensione adeguata per un grande asteroide, quale esso era ritenuto inizialmente. 

Inoltre, la sua è una curiosa orbita, instabile su scala di un milione di anni, fatto che indica che è in essa da non molto tempo. 

Con un semiasse maggiore a = 13,633 U.A. ed una eccentricità e = 0,3801, il corpo minore (2060) Chiron ha un perielio all’interno dell’orbita di Saturno ed un afelio ad una distanza vicina a quella di Urano. 

Oikawa & Everhart (1979) hanno condotto integrazioni numeriche su molte orbite di Chiron, tutte basate su condizioni iniziali prossime ai valori normalmente accettati. Queste hanno mostrato che esso subirà molti passaggi ravvicinati coi pianeti. A causa del fatto che, a posteriori, differenti condizioni iniziali hanno mostrato significative differenti evoluzioni, firma caratteristica del moto caotico, gli autori hanno potuto utilizzare un approccio probabilistico per determinare il destino ultimo di Chiron. 

Essi hanno stimato una probabilità di 1 su 8 che Saturno possa metterlo in un’orbita iperbolica, che lo condurrebbe fuori del sistema solare; una probabilità di 7 su 8 che i passaggi ravvicinati con Saturno possano causare una evoluzione dell’orbita di Chiron verso il sistema solare interno, dove andrebbe a finire sotto l’influenza gravitazionale di Giove ». (*) 

 (*) C.D. Murray & S.F. Dermott - Solar System Dynamics - 2001 - Cambridge University Press 
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Corpo minore 2060 Chiron - immagini
 
L'immagine del primo Centauro, 95P/Chiron, fu fatta 30 anni fa da Charles Kowal con il "Mt. Palomar Schmidt telescope". 

Designato 1077 UB e dopo ancora 2060, fu riconosciuto come corpo cometario da Karen Neech & Michael Belton. 

L'immagine della "coma" di Chiron è stata fatta da Meech con lo "Hubble Space Telescope" il  23 aprile 1996.

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Asteroide 4179 Toutatis - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  4,6 x 2,4 x 1,9 km 
  periodo di rivoluzione   3,98 anni 
  semiasse maggiore       2,512 UA 
  eccentricità                  0,6339 
  inclinazione orbitale     0,47 gradi
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 


 

Asteroide 4179 Toutatis - caratteristiche dell'orbita
 

Questo è il classico esempio di asteroide pervenuto, a causa di qualche perturbzione od urto, nella risonanza "instabile" 3:1 con Giove. 

L'instabilità si manifesta con un progres- sivo aumento della eccentricità, fino a diventare un "Mars crosser", cioè fino ad intersecare l'orbita di Marte 

Un eventuale passaggio ravvicinato con Marte potrebbe destabilizzarlo definitivamente e proiettarlo in modo disordinato nel sistema solare interno.

z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 4179 Toutatis - immagini
 
 
 

4179 Toutatis si muove rispetto alle stelle fisse

z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 
 
 
 
 
 
Asteroide 4179 Toutatis - immagini
 
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 


 

Asteroide 99942 Apophis - caratteristiche dell'orbita
 

  dimensione                  0,270 km 
  periodo di rivoluzione   0,89 anni 
  semiasse maggiore       0,922 UA 
  eccentricità                  0,1911 
  inclinazione orbitale     3,33 gradiz
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa

 
 
 


 

Asteroide 99942 Apophis - caratteristiche dell'orbita
 

Si tratta di un NEAs (Near Earth Asteroid) con un'orbita molto simile a quella della Terra. 

La sua orbita "incrocia" esattamente quella terrestre in un punto, per cui in una qualche epoca potrebbe esserci collisione. 

Un momento di forte avvicinamento è previsto per il 13 Aprile 2029. 

Dopo analisi accurata di molti passaggi dell'orbita sappiamo che passerà a 1/10 della distanza Terra-Luna e che la sua orbita subirà qualche profonda modificazione.

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Asteroide 99942 Apophis - caratteristiche dell'orbita
 

Il passaggio ravvicinato del 2029, tracciato con l'ausilio delle Effemeridi Nasa on-line. 

Il cerchio giallo della Terra è in scala. Quello di Apophis e Luna non sono in scala. 

Quando Apophis raggiungerà l'orbita della Luna, essa sarà spostata in alto quanto basta ad evitare l'urto. 

Nel 2039 è previsto un ulteriore pas- saggio ravvicinato. Nulla si può dire oggi su quel rischio di impatto. L'effetto fionda del 2029 ha caratteristiche "caotiche", e nulla si può dire prima di questo evento.

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Asteroide 99942 Apohis - immagini
 
 
z                                                                                                                                                                      image credit: Nasa 

 
 
 
 
 
  
 
 
Sistemi binari di asteroidi: (66391) 1999 KW4
 
 
Le forme dei due corpi e le loro dinamiche sono relativamente complesse. Tra le altre proprietà bizzarre, le regioni equatoriali di Alpha sono molto vicine al limite della zona gravitazionale: sollevando una particella ad un metro dalla superficie questa si troverebbe in orbita attorno all'oggetto. 
 
 
image credit: Wikipediaimage credit: Wikipedia
 

(66391) 1999 KW4 è un asteroide Aten che attraversa l'orbita di Mercurio, scoperto nell'ambito del progetto LINEAR nel 1999. 
1999 KW4 ha un satellite che lo accompagna. La luna, chiamata S/2001 (66391) 1 o anche 1999 KW4 Beta è circa 360 m di diametro, e compie la sua orbita in 16 ore ad una distanza di 2,6 km. La presenza di un compagno fu suggerita da osservazioni fotometriche compiute tra il 19 e il 27 giugno 2000 da Petr Pravec e Lenka Šarounová all'Osservatorio Ondrejov e l'informazione fu confermata da osservazioni radar compiute all'Osservatorio Arecibo dal 21 al 23 maggio 2001 da parte di Lance A. M. Benner, Steven J. Ostro, Jon D. Giorgini, Raymond F. Jurgens, Jean-Luc Margot e Michael C. Nolan, annunciato il 23 maggio 2001. 
 


 
  
 
 
 
 
 
 
Sistemi binari di asteroidi: l'effetto YORP
 
 
Asteroidi con satelliti, che gli scienziati chiamano asteroidi binari, sono comuni nel sistema solare. Una questione ancora pendente è quella di trovare una meccanismo efficiente di formazione di queste strutture. Alcuni scienziati hanno sottolineato che nel caso di mucchietti di pietre incoerenti, detti rubble pile il vento solare può incrementare la velocità di rotazione fino a consentire il distacco di una parte, che si troverebbe così naturalmente già in orbita. 

Si stima che circa il 15 percento degli asteroidi NEO e di quelli della Fascia principale, con diametro inferiore ai 10 chilometri, formi un sistema doppio. Pensare ad una formazione per impatto non conduce a soluzioni accettabili nel fornire la adeguata numerosità riscontrata. 

Recenti studi hanno evidenziato che processi termici – noti come YORP effect (dalle iniziali degli scopritori: Yarkovsky, O'Keefe, Radzievskii, Paddack) – possono aumentare o rallentare la velocità di rotazione di un asteroide.  

Necessita una adeguata asimmetria di tipo geometrico e di albedo (colore della superficie) per rendere possibile la formazione di una coppia motrice. Il trio di astronomi, Walsh, Richardson & Michel, ha modellizzato differenti tipi di rubble pile, sassi tenuti debolmente assieme dalla mutua gravità. Esso ha mostrato che la lenta accelerazione angolare conduce, nell’arco di oltre un milione di anni, al distacco di una parte di massa del nucleo, che può dare origine a sistemi binari. « Il nostro modello combacia quasi esattamente con le osservazioni del nostro caso di riferimento, l’asteroide binario KW4, che è stato visualizzato in modo incredibilmente efficiente dal NSF-supported Arecibo radio telescope in Puerto Rico », ha detto Walsh. « Sulla base delle nostre scoperte, l’effetto YORP appare essere la chiave dell’origine di una larga porzione dei sistemi binari osservati » ha detto Michel..


 
 
 
 
 
 
 
 
L'effetto Yarkovsky - O'Keefe - Radzievskii - Paddack (YORP)
altera  il moto di rotazione  di piccoli corpi del Sistema Solare
 
film credit: Pighin    film credit: Pighin 

 
 
 
 
 
 
 
 
Laghi binari sulla Terra: Quebec, Canada
 
 
Questi laghi circolari appaiati nel Quebec, Canada si sono formati per imaptto di un asteroide binario, che ha urtato il pianeta circa 290 milioni di anni fa. (Courtesy NASA) 
 
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Crateri doppi, formati da impatti quasi simultanei di oggetti di dimensione paragonabili, possono essere trovati in molti luoghi della Terra, suggerendo che asteroidi binari hanno colpito il nostro pianeta nel passato. Formazioni similari si trovano anche su altri pianeti.
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