al Mercurio tabellare 
Il pianeta Mercurio visto da MESSENGER 
 
 
 
 
 
 

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image credit NASA  -  la maggior parte del testo è liberamente tratto da "Wikipedia" 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mercurio nel Sistema Solare interno

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Mercurio è il primo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più piccolo in dimensioni. È  un pianeta roccioso di dimensioni modeste, con un diametro inferiore alla metà di quello terrestre. Il suo aspetto ricorda da vicino quello della Luna. Mercurio è il più piccolo dei pianeti rocciosi del sistema solare interno. 

I Greci assegnarono a Mercurio due nomi: Apollo, la stella del mattino, ed Hermes, la stella della sera. La realizzazione del fatto che si trattasse di un unico pianeta è attribuita a Pitagora. 

Nel 1631 Pierre Gassendi fu il primo ad osservare un transito di Mercurio innanzi al Sole, secondo le previsioni fornite da Giovanni Keplero. 

Nel 1639 Giovanni Battista Zupi, utilizzando un telescopio, scoprì le fasi di Mercurio, analoghe a quelle di Venere e della Luna. Questo fornì la prova definitiva che Mercurio orbita intorno al Sole. 

È un pianeta interno rispetto alla Terra. Appare sempre molto vicino al Sole (la sua elongazione massima è di 28,3°). La sua magnitudine apparente oscilla tra -0,4 e +5,5 secondo la sua posizione rispetto alla Terra e al Sole. 

L'osservazione diretta è possibile subito dopo il tramonto, sull'orizzonte ad ovest, oppure poco prima dell'alba verso est. Inoltre l'estrema brevità del suo moto di rivoluzione (solamente circa 88 giorni) ne permette l'osservazione solamente per pochi giorni consecutivi, dopo di che il pianeta si rende inosservabile da Terra. Se, ad una certa data, osservo Mercurio alla massima elongazione al tramonto, dopo circa 44 giorni lo posso osservare alla massima elongazione all’alba. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mercurio, transiti
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I transiti possono avvenire in maggio o novembre 
  • maggio      - ad intervalli di     13 o 33 anni - Mercurio è vicino all'afelio   e ha un diametro angolare di circa 12"
  • novembre - ad intervalli di 7, 13 o 33 anni - Mercurio è vicino al perielio e ha un diametro angolare di circa 10"
Gli ultimi tre transiti sono avvenuti nel 1999, 2003 e 2006; per il prossimo si dovrà attendere il 2016.
 
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Il transito di Mercurio del 7 novembre 1960 - image credit: Università Popolare Sestrese

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Mercurio e le peculiarità della sua orbita
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L'orbita di Mercurio, e in modo minore quella di tutti i pianeti, è particolarmente soggetta alla precessione del perielio. Essa comprende una componente relativistica non trascurabile. 

Negli anni 1960, grazie alle osservazioni radio e radar, si è calcolato con precisione il periodo di rotazione del pianeta, che prima si pensava uguale a quello di rivoluzione. 

« Peculiare per Mercurio, è anche la risonanza 3:2 tra rotazione [siderale] (58,646 giorni) e rivoluzione [siderale] (87,969 giorni). Una conse- guenza del fatto che Mercurio compie esattamente tre rotazioni sul suo asse ogni due orbite attorno al Sole è che il giorno [solare] mercuriano … dura due anni mercuriani ossia [circa] 176 giorni. Un’altra conseguenza della risonanza 3:2 è che al perielio si affacciano alternativamente sempre gli emisferi centrati a e a 180° di longitudine, che sono quelli che subiscono il massimo riscaldamento solare » (1) 

Le velocità angolari così si compongono: vrotazione = 1/58,646 e vrivoluzione = 1/87,969 e allora vgiorno = 1/58,646 - 1/87,969 = 1/175,938 

(1) “Le stelle” n° 66 – ottobre 2008 
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Mercurio e le peculiarità della sua orbita 

 
 
 
 Un’altra conseguenza della risonanza 3:2 è che al perielio si affacciano alternativamente sempre gli emisferi centrati a  
e a 180° di longitudine, che sono quelli che subiscono il massimo riscaldamento solare 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mercurio: al Perielio il Sole sorge due volte !!! ... 

 
image credit Perseus    image credit Perseus
 
al Perielio Mercurio fa una curva molto stretta, al punto che la rotazione attorno al Sole da essa imposta supera la rotazione propria siderale del pianeta ... ciò conduce allo stranissimo effetto che, per un breve tempo, il Sole indietreggia ... se siamo esattamente all'alba ecco che "sorge due volte" ... nel filmato siamo posizionati all'equatore di Mercurio e, similmente alla Terra, le stelle sorgono in verticale ...
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Mercurio: al Perielio il Sole sorge due volte perché è retrogrado ... 
 
image credit Perseus    image credit Perseus
 
al Perielio Mercurio fa una curva molto stretta, al punto che la rotazione attorno al Sole da essa imposta supera la rotazione propria siderale del pianeta ... ciò conduce allo stranissimo effetto che, per un breve tempo, il Sole indietreggia ... siamo ora a longitudine zero e vediamo il Sole retrogrado esattamente sulla verticale ... si è dovuto ingrandire l'immagine, perché a pieno cielo la retrogradazione era impercettibile ....
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

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Mercurio, atmosfera e orografia

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Analogamente alla Luna, Mercurio è quasi sprovvisto di atmosfera, sono presenti esili tracce di gas probabilmente frutto dell'interazione del vento solare con la superficie del pianeta. La composizione atmosferica è così composta: potassio (31,7%), sodio (24,9%), ossigeno atomico (9,5%), argon (7,0%) elio (5,9%), ossigeno molecolare (5,6%), azoto (5,2%), anidride carbonica (3,6%), acqua (3,4%), idrogeno (3,2%). La pressione atmosferica al suolo, misurata dalla sonda Mariner 10, è nell'ordine di un millesimo di pascal. 

Similmente alla Luna, il suolo mercuriano è ampiamente craterizzato a causa dei numerosi impatti di asteroidi che hanno contrassegnato il suo passato e presenta bacini riempiti da vecchie colate laviche, ancora evidenti a causa della mancanza quasi assoluta di un'atmosfera. Alcuni crateri sono circondati da raggi. Si esclude la presenza sul pianeta di placche tettoniche. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Mercurio, "Planitia Caloris"
 
 
 
 
 

    Spider Strip Caloris 
 
 
 
 

   image credit NASA 
 
 
 
 
 
 
 
 

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« … le rocce superficiali di Mercurio sono estremamente impoverite di FeO (ossido di ferro)!  … che rende la crosta di Mercurio nettamente differente da quella lunare … 

... Il bacino più noto è la “Planitia Caloris, attorno alla longitudine di 190°, dal diametro di circa 1400 km: si tratta di una grande pianura circolare circondata da anelli di monti. Questo bacino deve il suo nome al fatto che si trova sempre esposto alla luce del sole durante il passaggio di Mercurio al perielio e pertanto è uno dei punti più caldi del pianeta  ». (1)  “Le stelle” n° 66 – ottobre 2008          images credit NASA 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Mercurio, orografia, "Long Cliffs"
 
« … Mariner 10 fece altre scoperte fondamentali … la prima è l’esistenza di una moltitudine di scarpate lunghe anche centinaia di km; qualora la loro distribuzione fosse globale, potrebbero testimoniare la contrazione della crosta superficiale in seguito al raffreddamento del nucleo interno del pianeta … mostrano dislivelli tra 0,1 e 1,5 km e possono arrivare a 600 km di lunghezza » (1) “Le stelle” n° 66 – ottobre 2008 
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    image credit NASA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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Mercurio, il nucleo, fenomeni e conseguenze
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Da recenti calcoli dati dal primo passaggio della sonda MESSENGER, si è rilevato un rimpicciolimento del pianeta di un paio di km. 

Mercurio ha un nucleo particolarmente massiccio (fino all'80% del raggio del pianeta) formato da elementi pesanti. È possibile distinguere un nucleo interno solido ed un nucleo esterno liquido. Il mantenimento di un nucleo liquido per miliardi di anni richiede la presenza di un elemento più leggero, come lo zolfo, che ne abbassi la temperatura di fusione dei materiali. L'idea che il nucleo di Mercurio potesse essere liquido era già stata avanzata per spiegare la presenza di un debole campo magnetico dipolare, inclinato di circa 10° rispetto all’asse di rotazione, attorno al pianeta (rilevato per la prima volta dal Mariner 10 e quantificato in un centesimo di quello terrestre). 
     image credit NFS 
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Mercurio, il nucleo, fenomeni e conseguenze
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« … l’antenna di 70 m del radiotelescopio di Goldstone in California aveva sparato un forte fascio di microonde contro Mercurio, raccogliendone subito dopo l’eco radio. Lo scopo era quello di effettuare misure ultraprecise (una parte su 100.000!) della velocità di rotazione … l’effetto di librazione deve essere molto più accentuato in presenza di un nucleo fluido … la librazione risulta tre volte superiore a quella che ci si aspet- 
terebbe se il nucleo fosse solido, quindi Mercurio deve avere un nucleo ancora parzialmente liquido » (1) “Le stelle” n° 66 – ottobre 2008 

Potrebbe essere questa una delle possibilità della esistenza del campo magnetico dipolare ... 

Mercurio è stato visitato per la prima volta nel 1974-75 dalla sonda statunitense Mariner 10, che ha teletrasmesso a terra fotografie registrate nel corso di tre successivi sorvoli. 

Concepito per l'osservazione di Venere e Mercurio, il Mariner 10 venne lanciato il 3 novembre 1973 e raggiunse il pianeta nel 1974. La sonda statunitense si avvicinò fino ad alcune centinaia di chilometri dal pianeta, trasmettendo circa 6000 fotografie e mappando il 40% della superficie mercuriana. 

La NASA ha lanciato nel 2004 la sonda MESSENGER, il cui primo passaggio ravvicinato di Mercurio, avvenuto il 14 gennaio 2008, è stato seguito dallo fly-by di ottobre 2008 e sarà replicato il settembre 2009 prima dell'ingresso in orbita attorno al pianeta previsto per il 18 marzo 2011. 

In seguito al primo fly-by di Mercurio, la sonda MESSENGER ha inviato a terra le prime immagini dell'emisfero "sconosciuto" di Mercurio. 

Per il 2013 è invece previsto il lancio, da parte dell'ESA, della missione spaziale BepiColombo, così battezzata in onore dello scienziato, matematico e ingegnere Giuseppe Colombo (1920-1984), volta esclusivamente all'esplorazione del pianeta più interno.. 
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al Mercurio tabellare