Storia del Servizio Fari Italiano
Nel 1896 il Ministero dei Lavori Pubblici commissiona, con un regio decreto, il riordino di tutta la materia per il tramite di una nuova Commissione Straordinaria Ministeriale. Questo è il secondo programma, che potremmo definire organico, organico a partire dal 1881, sempre redatto attraverso la Regia Amministrazione Centrale dei Fari e Segnalamenti Marittimi delle Coste Italiane appartenente al Ministero dei Lavori Pubblici.
Il 31 dicembre del 1966, dopo l'avvenuta rigenerazione operativa del servizio, venne istituito l’Ispettorato dei Fari e del Segnalamento Marittimo alle dirette dipendente dal Capo di Stato Maggiore della Marina di stanza a Roma e avente l'ausilio dell'Ufficio Tecnico dei Fari di base nell'Arsenale Navale di La Spezia. La rete fu suddivisa nelle seguenti zone di pertinenza: La Spezia : Alto Tirreno Ognuna di queste zone veniva assegnata ad un Comando Zona Fari, con dipendenza operativa dal rispettivo Alto Comando Periferico della Marina e funzionale (per gli aspetti tecnici e logistici) dall’Ispettorato dei Fari, con il compito principale di gestire la segnaletica marittima di pertinenza ivi compresa la manutenzione ordinaria dei manufatti con personale civile e militare. L’Ufficio Tecnico dei Fari, direttamente alle dipendenze dell'Ispettorato, con sede a La Spezia ebbe invece il compito di eseguire in tutt’Italia le riparazioni di maggiore entità o straordinarie, oltre a utilizzare i propri laboratori ed officine per effettuare riparazioni, collaudi, sperimentazioni e ricerche.
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Dal mese di giugno 1998 l'Ispettorato per il Supporto Logistico e dei Fari con sede a Roma, attuale organo di vertice del Servizio Fari, ha incorporato l'ex Ispettorato dei Fari costituendo il 4° Reparto Fari. Dal 30 aprile 2013 , l’Ispettorato con la medesima struttura organizzativa è stato rinominato : Comando Logistico della Marina Militare
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