la cittadina
circondata da montagne
innevate

Perinaldo città natale di Giandomenico Cassini

 

 

 

 

 




dopo quasi 4 ore di viaggio, una sosta al bar ristoratrice.

 

 

 

 

 




ci accoglie il sindaco - grande esperto della storia locale.

 

 

 

 

 




Sandro osserva per uno scatto indimenticabile.

 

 

 

 

 




anche i Soci osservano, inquadrano, scattano.

 

 

 

 

 




Claudia fotografa un bel gatto rossiccio.

 

 

 

 

 




Pighin avanza col suo immancabile zaino.

 

 

 

 

 




uno scorcio prettamente ligure.

 

 

 

 

 




Simona osserva, mentre Pighin scatta.

 

 

 

 

 




il sindaco racconta, il Sestante tutto attorno ascolta, osserva.

 

 

 

 

 




il sindaco risponde ad una domanda di Enzo, i "Sestantini" ascoltano con attenzione.

 

 

 

 

 




il lungo vicolo che percorre tutto il paese. E' tappezzato di memorie del grande astronomo.

 

 

 

 

 




Caruggio, in una zona un poco più aperta.

 

 

 

 

 




Fontana o lavatoio? E' chiaro comunque che l'acqua in paese non mancava.

 

 

 

 

 




Cassini proviene da una famiglia di grandi orizzonti.

 

 

 

 

 




la moglie di Giandomenico Cassini.

 

 

 

 

 




Cassini ha misurato la rotazione di Venere... Pighin sente puzza di bruciato...




la rotazione di Venere è stata storicamente un problema ostico, molto strano che Cassini avesse potuto riuscire in ciò... ricerca Web su testi che parlano di questo, ecco la giusta citazione:


Memoria intorno a parecchie osservazioni fatte nella specola dell’Università Gregoriana in Collegio Romano dagli astronomi della Compagnia di Gesù ( pagina 4 ):
« ll celeberrimo Cassini, che ne osservò il primo le macchie nel 1666, e 1667, congetturò la rotazione di Venere compiersi in 23 ore, e mons. Bianchini in 24 giorni e parecchie ore. Ma in tempi a noi più vicini dai cangiamenti osservati sulle punte delle corna, che presenta il pianeta nelle sue fasi, argomentarono altri ( come i sigg. Schroeter e Fritzsche ) ch'ella avesse luogo in 23 ore, 21 primi, 19 secondi. Il divario tra la determinazione di Bianchini e Cassini è troppo grande : il metodo di Schroeter ha trovato di recente fortissimi oppugnatori : la. quistione è stata di bel nuovo rimessa in campo ».


Nel 1965 tecniche radar-doppler hanno mostrato come la rotazione di Venere sia oraria ( verso opposto di quello della Terra ) e lentissima, pari a 243 giorni.

 

 

 

 

 




presso i Gesuiti il Cassini ha ricevuto un "imprinting" davvero indelebile.

 

 

 

 

 




Specola di Panzano, Cassini fa allestire strumentazione in occasione della cometa del 1652.

 

 

 

 

 




il cad. Rospigliori (gesuita), Cassini e la regina Cristina di Svezia.

 

 

 

 

 




Cristina di Svezia, ritratto ufficiale.

 

 

 

 

 




Cassini ritratto a Bologna, presso San Petronio.

 

 

 

 

 




Cassini con l'eliometro, ha testato la bontà delle Effemeridi del suo tempo, le Rudolfine

 

 

 

 

 




Eliometro di San Petronio. Con questo strumento la teoria di Keplero diventa un fatto misurato.

 

 

 

 

 




Osservatorio astronomico di Parigi. Il Cassini qui ha lavorato a grandi progetti.

 

 

 

 

 




Cassini consegna l'atlante di Francia a Re Luigi XIV.




Colbert ha fortemente voluto Cassini a Parigi. Gli chiede come abbia potuto fare un lavoro così gigantesco in tempi brevi. Non avrà una risposta soddisfacente, ma la storia tramanda che l'astronomo si sia basato su una serie di capisaldi installati anticamente dai Templari. Lo attesta la figura del Templare in basso a destra.


Colbert ha il vestito blu chiaro, al centro in scuro il Cassini. Il Re seduto, circondato dai "ferri del mestiere" di questa epica missione.

 

 

 

 

 




Taverna, un avventore con cravattino in mezzo ai popolani.

 

 

 

 

 




i Maraldi, grande casato, sono imparentati con i Cassini.

 

 

 

 

 




la attuale canonica, un edificio ben restaurato.

 

 

 

 

 




il portone della canonica, racchiuso tra lastre di ardesia, rara a Perinaldo.

 

 

 

 

 




lo stemma dei Maraldi, in tutto il paese si "respira" la presenza di questa famiglia.

 

 

 

 

 




chiesa di San Nicolò, un edificio molto importante, in relazione agli abitanti dell'epoca.

 

 

 

 

 




salendo dal basso, si intravvede la chiesa di San Nicolò.

 

 

 

 

 




Enzo, prima di entrare. Qui tutto ha l'impronta dei Templari.

 

 

 

 

 




Navata, con colonne in pietra colombina.


Questi arredi (le colonne) sono bottino dell'epoca delle crociate. I Templari sceglievano con cura, e posizionavano in luoghi specifici.

 

 

 

 

 




Capitello, con fregi ispirati al mondo floreale.


Questi fregi spesso erano ispirati a motivi pagani, pertanto quei capitelli furono scalpellati, per renderli più decorosi.

 

 

 

 

 




Pietra colombina, un materiale raro, esotico. L'usura la rende lucente.

 

 

 

 

 




Altare sacro, non poteva essere toccato, se non tramite il lino, simbolo di purezza.

 

 

 

 

 




Capitello corinzio, laminato in oro, con piccolo putto.

 

 

 

 

 




Porta laterale, con gli stemmi dei Maraldi, quelli di un particolare ramo.

 

 

 

 

 




Inferriata, tutti ci siamo chiesti come sia riuscito il fabbro a fare questo intreccio.

 

 

 

 

 




Lapide, presso la casa Maraldi-Cassini.

 

 

 

 

 




Castello Maraldi, qui nacque Giandomenico Cassini.

 

 

 

 

 




Architrave, IHS proviene dell'ebraico IHΣ (IHΣOYΣ) = Iesous = Cristo.


Scarsa sensibilità da parte di qualche utente che, per far passare un cavetto, non ha esitato a tagliare il fregio.

 

 

 

 

 




Casa Maraldi-Cassini, portone di ingresso.

 

 

 

 

 




Casa Maraldi-Cassini, l'ingresso alla cappella di famiglia.

 

 

 

 

 




Meridiana, in marmo bianco scolpito, inciso.

 

 

 

 

 




Meridiana, nel contesto della attuale sacrestia.

 

 

 

 

 




Panorama verso settentrione, il cielo ha ancora qualche nuvola.

 

 

 

 

 




Poco dopo, in zona aperta, il cielo si mostra con splendidi altostrati.

 

 

 

 

 




Chiesa e Municipio di Perinaldo, qui stanno il museo e l'osservatorio.

 

 

 

 

 




Cupola dell'osservatorio, il meteo sta migliorando, inaspettatamente.

 

 

 

 

 




L'ingresso al museo, attraversando un appartato cortiletto interno.

 

 

 

 

 




Cristina di Svezia, la regina convertita al cattolicesimo.

 

 

 

 

 




Comete, Cassini comprende che sono in orbita, e non un fenomeno atmosferico.

 

 

 

 

 




Luna disegnata da Cassini, molto scoprì grazie alle favolose lenti del Campani.

 

 

 

 

 




Cannocchiale, ci sono probabilità che sia quello usato dal Cassini.

 

 

 

 

 




Telescopio minore, da un abbaino la vista verso Sud-Ovest.

 

 

 

 

 




Telescopio minore, attraverso il vetro di sinistra, brilla Venere.

 

 

 

 

 




Si punta lo strumento, Pervinca è pronta a iniziare il momento delle osservazioni.

 

 

 

 

 




Ora siamo allineati, si tratta solo di centrare al meglio e mettere a fuoco Venere.

 

 

 

 

 




Potenza della tecnologia! col telefonino abbiamo fotografato l'immagine del telescopio.

 

 

 

 

 




Foto al tramonto, anche con una fotocamera semplice, Venere è visibile.

 

 

 

 

 




Telescopio maggiore, qui siamo in cupola, accessibile tramite scaletta.

 

 

 

 

 




Giancarlo Vignale, in azione col telescopio, osserveremo la galassia di Andromeda.

 

 

 

 

 




Anna Reiti, moglie di Giancarlo Vignale.

 

 

 

 

 




Lorenzo, in azione col puntatore laser.

 

 

 

 

 




Comune di Perinaldo, lo stendardo, fondo bianco, rami di alloro, logo della città.

 

 

 

 

 




Concilio di Trento, un testo settecentesco riporta il catechismo allora approvato.