i misteri di Orione

Motto:
«Semplicità è virtù»










in un racconto del
Sottotenente di Vascello Enzo Gaggero














libera riduzione di Pighin
11 marzo 2016

 

 

 

 

Egitto e la piana del Nilo, a sinistra le tre piramindi

 

 

 

 

 

il meridiano di Giza, dove ci sono le piramidi, è il meridiano che corre di più sulla terra ferma

 

 

 

 

 

sullo stesso parallelo di Giza abbiamo il Triangolo delle Bermude , e le famose Piramidi del Messico

 

 

 

 

 

La costellazione di Orione. Le tre stelle della cintura non sono perfettamente allineate.

 

 

 

 

 

Orione. Entriamo un po’ più dentro dal punto di vista astronomico e della astronomia nautica.

 

 

 

 

 

Le tre stelle, ve le ricordate? Le scatole di fiammiferi.

Per gli
Aztechi le tre stelle della cintura di Orione erano dei bastoncini, che strofinandoli producevano scintille.

 

 

 

 

 

C’erano anche le Sigarette tre stelle.

 

 

 

 

 

Orione– questa è la via di Mezzo Cannone, proprio nel centro di Napoli – era il “sedile del porto".

Si pensa che siano stati i Greci, ma ancor prima probabilmente i Fenici, a portare questo culto di Orione a Napoli, e grada caso un altro dei sedili era chiamato “sedile del Nilo”, qualcuno aveva portato quel culto così importante per gli Egizi.

 

 

 

 

 

Fontana di Orione a Messina. Orione è il mitico fondatore della città di Messina.

Nel 757 a.C. Messina fu fondata dai Greci col nome di Zantle. Messina è un adattamento di una parola che significa “falce”, perché il porto di Messina è simile a una falce. La tatua è del 1543 ad opera di fra Angelo Montorsoli. È stata definita la più bella fontana europea del Rinascimento

 

 

 

 

 

Ecco Orione visto davanti e di dietro. Stupendo questo particolare del cane.

La costellazione del Cane Maggiore fa parte di quella porzione di cielo dove c’è Orione.

 

 

 

 

 

Vicino a questa spettacolare fontana, questo meraviglioso orologio astronomico – ci sono tutti i segni zodiacali – che funziona perfettamente.

 

 

 

 

 

Finalmente siamo nella piana di Giza ...

 

Nel 1983 lavoravo a Genova, avevo un po’ ripreso gli studi di astronomia, di astrologia che mi piace tanto, di mitologia, e nella testa avevo questo sottofondo di Orione … Le piramidi sono esattamente orientate per i punti cardinali. La piramide di Cheope è 147 metri, quella di Chefren è di 143 metri ma sembra più alta, in realtà è su un punto più rialzato, la piramide di Micerino è 65 metri. La Sfinge è lunga 73 metri, larga 14, alta 20, ed è tutta scavata nella pietra

 

 

 

 

Incontro un collega, Spadoni, ci incontriamo sul lavoro e mi parla di questo professore, Mario Pincherle

 

Aveva fatto un libro molto interessante, che avevo letto e che parlava del mistero della piramide di Cheope, come era stata fatta. Poche persone ritengono che sia stata fatta a mano spingendo dei massi. Pincherle è un italiano di origine ebraica, vittima delle persecuzioni razziali, si era rifugiato nelle montagne delle Marche, poi era vissuto ad Ancona, era nato nel 1919 – il vero nome di Moravia è Pincherle -.

 

 

 

 

Questo era stato il libro “La Grande Piramide e lo Zed”, che ho letto nel 1985.

 

Dentro la piramide di Cheope c’è questa stranissima struttura, è uno Zed. E qui c’è la così detta Camera del Re – non c’è mai stato sepolto nessuno dentro le piramidi. C’è la teoria portata avanti dal prof. Pincherle, che afferma che lo Zed è costituito da blocchi enormi – sembra che sia stato trasportato dalle coste della Mesopotamia – e sopra gli è stata costruita la piramide, che quindi altro non è che un rivestimento per lo Zed. Si dice che quando ad un certo momento la piramide esploderà, comincerà una nuova era per l’umanità. Pincherle aveva un suo pensiero su come fossero stati trasportati i massi – in Egitto non c’era la schiavitù, ma persone in grado di reclamare i loro diritti, ampiamente e giustamente.

 

 

 

 

Ku-Fu era il nome della piramide di Cheope.

 

Questi strani condotti, che vanno verso l’esterno, erano stati liquidati come canali di ventilazione – non si capisce perché avrebbero usato inclinazioni così difformi -.

 

 

 

 

Qui abbiamo tutti i disegni, la piramide è esattamente orientata con i punti cardinali.

 

È 230 metri per ogni lato (tra un lato e l’altro la differenza è pochi centimetri). A noi del 2016 riuscirebbe molto difficile orientare così bene una costruzione, anche questo ci fa pensare. Per quanto ne sappiamo gli Egizi non avevano una tecnologia …

Pubblico: « Le piramidi più perfette sono state le primissime che hanno fatto (Cheope, Chefren, Micerino) – sempre che le abbiano fatte gli Egizi -, da quel momento in poi sono state tecnologicamente sempre molto inferiori, tanto è vero che sono crollate tutte. Come dire che queste piramidi furono progettate al tempo da persone che avevano una cultura superiore, che hanno cercato di insegnare agli Egizi queste loro tecniche, poi si sone perse nel tempo, gli Egizi hanno ricominciato da capo ma non sono mai riusciti ad eguagliare la tecnologia iniziale. »

 

 

 

 

Gli Egizi hanno inventato le 24 ore, la suddivisione del tempo in 24.

 

Perché è un numero comodo, è divisibile per 2, per 3, per 4, per 6, per 8, per 12, veniva bene per i turni di guardia. I nomi dei nostri giorni derivano dall’eptagramma, formato da 7 punte. Ad ogni ora del giorno attribuivano il nome di un astro. Siccome gli astri sono 7 e le ore 24, il giorno successivo non comincia mai con la stessa dedicazione alla divinità. Il primo giorno era la domenica … la settimana comincia di domenica, non di lunedì. Domenica era la giornata del dio Sole

 

 

 

 

E qui arriviamo alla Sfinge.

Quando ho letto il libro del prof. Pincherle, ho letto una cosa che abbiamo appurato pochi giorni fa con Pighin. La Sfinge originariamente era un corpo di leone con la testa di una donna. È una ipotesi, sembra che in seguito un faraone se la sia voluta rifare. La faccia della Sfinge punta esattamente a Est, è come se volesse immortalare quell’epoca storica in cui a Est, nell’equinozio di primavera, sorgeva la parte finale del Leone e la faccia della Vergine. Ciò accade nel 10.500 a.C..

Questo può spiegare perché ci sono tutte queste tracce di erosione dell’acqua, in periodi di grandi piogge. Nel 10.430 a.C. c’è stata una inversione di polarità del campo magnetico terrestre. È come se quella civiltà avesse voluto fissare con la Sfinge un punto e un tempo molto particolare, il 10.500 a.C., ma non solo con la Sfinge.

 

 

 

 

 

Le zampe della Sfinge.

 

 

 

 

La ricostruzione della Sfinge.

La Sfinge si chiama    [ku-fu] cioè immagine vivente.

In questo antico disegno si vede che sopra la testa della Sfinge c’è una corona. C’è ancora oggi un buco che è stato tappato, e si vede che ha un volto di donna. La Sfinge quasi certamente ha voluto fissare un 10.500 a.C.. Rimaniamo sbalorditi

 

 

 

 

 

Equinozio di Primavera nel 10.500 a.C.. Il Sole è esattamente a Est.

Pighin: «Il programma si chiama Perseus, è nato per essere un planetario, ma ha anche una forte valenza didattica.

È capace ad andare anche molto indietro nel tempo, seppure con qualche piccola imprecisione. Se andiamo a vedere nel 10.500 a.C. dove l’equatore celeste incontra l’eclittica (il percorso del Sole, in questa immagine è orizzontale, azzurro), vediamo che ciò accade tra la parte finale del Leone e l’inizio della Vergine. Questa è l’evidenza che abbiamo avuto, ciò che fu scritto in un’epoca in cui i mezzi di calcolo erano limitati, quindi per induzione, è confermato dal calcolo contemporaneo»

 

 

 

 

 

Le piramidi di Giza Cheope, Chefren, Micerino. Chefren è ancora ricoperta in parte da massi bianchi.

 

 

 

 

 

La disposizione delle tre piramidi.

Visto tutto il lavoro che questa gente faceva per avere degli allineamenti perfetti, avrebbero potuto metterle una in fila all’altra. Le seconda piramide si scosta dall’asse di 13,75 metri, Micerino è proprio fuori ed è più piccola, si scosta dall'asse di 116,49 metri.

 

 

 

 

 

Arriviamo negli anni ’90 al “Mistero di Orione”, un libro scritto da Robert Bauval e Adrian G. Gilbert che ha sollevato un mare di polemiche.

 

 

 

 

 

Ecco gli autori Robert Bauval e Adrian G. Gilbert. Anche loro si avvalsero di programmi informatici per la rappresentazione del cielo.

 

 

 

 

 

Osiride, Orione e Sahu. Secondo la religione egizia questa era la zona del “duat” dove andavano i morti, dove andava il faraone.

La sua anima andava a finire tra queste stelle dopo aver attraversato tutto un rituale. Vediamo le tre stelle della Cintura di Orione e le tre piramidi.

Questa è l’assonanza affermata dai due autori.

 

 

 

 

 

Cominciamo a prendere confidenza con la Precessione degli Equinozi.

 

 

 

 

 

Pighin: «In 26.000 anni l’asse traccia un cono in senso orario, mantenendo la stessa inclinazione, ma cambiando la direzione a cui puntare. La Terra ruota, è come una trottola che gira, ma se viene spinta lateralmente, inizia un bellissimo moto conico. Se la Terra fa un movimento conico, allora qualcosa la sollecita. Qual’è il corpo grande più vicino alla Terra? La Luna, quindi essa è la causa maggiore di questo movimento, perché tende a raddrizzare l’asse della Terra, che risponde col movimento conico.»

Qui vedete Alfa Draconis, che è la stella più importante della costellazione del Drago, e si trova dove nel 2800 a.C. puntava l’asse della Terra, era la stella polare di allora, nell’epoca in cui si pensa siano state costruite le piramidi – si pensa – non abbiamo certezze.

 

 

 

 

 

Immaginiamo che la ruota di bicicletta sia la Terra e che l’azione dell’uomo sull’asse sia simile a quella della Luna …

 

 

 

 

 

Se cambia la stella polare, cambia l'inclinazione di Orione nel cielo.

 

 

 

 

 

Se cambia la stella polare, cambia l'inclinazione di Orione nel cielo.

 

 

 

 

 

Speciali allineamenti riferibili al 10.500 a.C..

Siamo nel 10.500 a.C. - vediamo Orione al meridiano Sud, piuttosto bassa. Infatti è visibile appena poco più di 6 ore. Le tre stelle erano inclinate così.

 

 

 

 

 

E così le ritroviamo - 10.500 a.C. - nella disposizione delle tre piramidi.

 

 

 

 

 

E così le ritroviamo - 10.500 a.C. - nella disposizione delle tre piramidi.

O il progetto è stato iniziato da un popolo straordinario nel 10.500 a.C., oppure qualcheduno, a posteriori dopo 8.000 anni,
ha voluto mettere in terra un segnale che dicesse che il tempo iniziale di un certo ciclo era il 10.500 a.C..

Bucca: «Ma se le metti tutte assieme, in effetti sembra un segnale: l’inversione dei poli magnetici della Terra, il fatto che iniziasse una nuova epoca, quella del Leone – fine Vergine inizio Leone – la Sfinge che guarda esattamente verso l’equinozio di primavera, proprio all’inizio di questa epoca, la perfezione della piramidi, orientate perfettamente verso i punti cardinali, 146 metri di altezza, 1.600.000 blocchi. Se si fa conto di quanti blocchi si possono mettere all’ora – non conoscevano neanche la ruota – ci sarebbe voluto ben più che la vita di un faraone, quella non poteva essere la tomba del faraone, perché avrebbe voluto dire cominciare a costruire la tomba prima che nascesse. Questi sono tutti segnali che indicano che nel 10.500 a.C., che coincide anche con un’era glaciale, l’ultima era glaciale, è stato un momento particolare in cui qualcosa è successo»

«Anche le piramidi del Messico sono orientate verso Orione». Stonenge è un sito di osservazione astronomica molto importante.

 

 

 

 

E così le ritroviamo - 10.500 a.C. - nella disposizione delle tre piramidi.

 

 

 

 

Speciali allineamenti riferibili al 2.450 a.C..

Siamo nel 10.500 a.C. - vediamo Orione al meridiano Sud, piuttosto bassa. Infatti è visibile appena poco più di 6 ore. Le tre stelle erano inclinate così.

 

 

 

 

 

Qui arriviamo ai famosi cunicoli – alcuni dicevano che erano canali di ventilazione. Hanno mandato quel mezzo che è passato dentro di essi, e hanno visto che – con l’aiuto di un programma come il nostro, ma forse più primitivo – uno dei cunicoli puntava esattamente nel punto più alto (meridiano Sud) in cui Orione passava, esattamente su Zeta Orionis o Alnitak, e un altro andava a puntare si Sirio.

Sirio è molto importante. Sirio è importantissima per gli Egizi. Un altro puntava alla polare di allora Alfa Draconis, un altro puntava verso Kochab. Sembra che questi così detti canali di ventilazione, servivano invece nei riti funebri seguenti alla morte del faraone, per consentire all’anima del faraone di arrivare nella zona del “duat”, ma perché hanno voluto allora fare anche questo? Qui hanno voluto stabilire un momento esatto della configurazione astronomica. E questo nel 2450 a.C.. Vedete quanti misteri solleva Orione?

Il mistero è che la posizione delle tre piramidi è inclinata rispetto al Nord come la cintura del 10.500 a.C., mentre i cunicoli si riferiscono al 2450 a.C..

 

 

 

 

Eccolo qua. Dalle tre stelle della Cintura di Orione, si prende una strada diritta a si arriva a Sirio, dall’altra parte si arriva a Aldebaran.
Questo è il Cane che abbiamo visto raffigurato nella fontana di Messina.

Le stelle giorno per giorno anticipano rispetto alla posizione del Sole di circa 4 minuti. Quindi abbiamo le stelle che si vedono bene in diverse stagioni. C’è un momento particolare, che era giugno, quando al mattino – c’era un rito molto preciso – i sacerdoti egizi osservavano quando dopo mesi Sirio era visibile per un attimo poco prima del sorgere del Sole – si chiama “levata eliaca”. In quel momento iniziava il calendario dell’Egitto, che era diviso in tre grandi stagioni.

 

 

 

 

Questo è il nostro Astrolabio. Ma come facevano gli Arabi a chiamare Sirio come ”Al Shira al Abur” = “Sirio che è passata attraverso”, attraverso che cosa?
Attraverso la Via Lattea. Loro sapevano che 60.000 anni prima Sirio era a sinistra della Via Lattea, come è possibile?

 

 

 

 

Sirio ha attraversato la Via Lattea in 60.000 anni.

 

 

 

 

Sirio e la tribù dei Dogon

La tribù dei Dogon è in Africa, essi sanno molto prima di noi che Sirio aveva una stella compagna (era quindi una stella doppia) che oggi è chiamata Sirio B, che a occhio nudo non si vede. Sirio fa parte del Cane Maggiore, noi quando fa caldo diciamo “canicola”, perché Sirio sorgeva ancora prossimo al Sole nella bella stagione – la canicola.