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Mito dell’Acqua con Pesci, Pesce Australe, Acquario e Capricorno 
La costellazione dei Pesci era in un primo tempo un gruppo di stelle identificato in un solo pesce,e nello specifico la dea Derceto, poi fu collegata al Pesce Australe e fissata in cielo dopo la sua trasformazione in sirena, creatura per metà pesce e per metà donna. 

La leggenda è legata ai nomi di Afrodite (Venere) e del figlio Eros (Cupido), che furono inseguiti dal mostro Tifone durante la lotta per la supremazia tra Dei e Titani. 

Tifone, figlio di Gea (la madre terra) e Tartaro (il dio dell’Oltretomba destinato ai malvagi), era un mostro dalle 100 teste, dalle cui bocche e occhi uscivano fiamme devastanti. 

Seguendo il volere della madre Gea, egli volle far guerra agli dei dell’Olimpo, ma Pan (Fauno) avvisò gli dei e poi si trasformò, gettandosi nel fiume, in pesce-capra, come rappresentato nella costellazione del Capricorno. 

Anche Afrodite e suo figlio cercarono di salvarsi e per sfuggirgli, si tramutarono in pesci e nuotarono lontano dopo essersi legati per la coda in modo da non separarsi. 

Il Pesce Australe era conosciuto dagli antichi con il nome Pesce meridionale per distinguerlo dall’asterismo dei due Pesci settentrionali. 

La mitologia dell’omonima figura celeste è spesso collegata comunque a quella della stella più luminosa, la brillante Fomalhaut. Per alcuni questa costellazione rappresentava il grande pesce genitore dei due pesci zodiacali. 

C’è anche un altro mito che lo ricollega alla dea della fertilità Derceto, che stava per annegare in un lago presso la località di Bambyce e fu tratta in salvo proprio da un grande pesce che poi, in segno di ringraziamento, ella collocò in cielo assegnandoli l’onore di brillare in una costellazione. 

Nei miti del diluvio, una catastrofe che viene ricordata nella mitologia di varie civiltà antiche, il Pesce Australe viene raffigurato nell’atto di ingoiare il liquido della giara dell’uomo che versa l’acqua e fu visto come l’artefice della salvezza. 

La figura sembra nuotare controcorrente lungo il “Fiume dell’Acquario”, che forma una curva scendendo dalla giara. 

Il mito dell’Acquario probabilmente di provenienza egizia coma simbolo del fiume Nilo, ha rappresentato questa costellazione con un giovane che versa acqua da una brocca, personaggio, questo che i greci vollero individuare in Ganimede, il bellissimo figlio del re Troo, da cui Troia prese il nome. 

La vicenda narra che Giove, invaghitosi di lui, volle averlo come coppiere dell’Olimpo per mescere acqua e nettare, la bevanda preferita dagli dei. 

Così, mentre pascolava le greggi del padre sulle pendici del monte Ida, lo fece rapire da un’aquila, come ci ricorda la costellazione vicina. 

Era (Giunone), gelosa di questa relazione, fece ricadere il suo odio sulla stirpe troiana sua discendente. 

Fra le varie associazioni mitologiche il giovane veniva talvolta identificato con lo stesso Giove che fa scorrere l’acqua fonte di vita. Questa raggiunge il Pesce Australe. 

Chiudiamo il nostro racconto con la costellazione del Capricorno. 

Per i greci, l’animale era messo in correlazione con Pan (Fauno), il dio della campagna che veniva rappresentato con due corna sulla fronte, il mento coperto da una barbetta ispida e coda e zampe di caprone. 

Innamoratosi della ninfa Siringe, inseguì la fanciulla che fuggiva finché questa non si tramutò in un mucchio di canne. 

Egli ne scelse allora sette di misura diversa e unendole costruì uno strumento musicale dal suono incantevole, che chiamò come la ninfa amata. 

La storia racconta che Pan, durante la lotta tra Dei e Titani, portò aiuto ai primi soffiando in una conchiglia per mettere in fuga i nemici. 

In una seconda occasione dette nuovamente soccorso agli dei urlando loro che stava raggiungendo il mostro Tefeo mandato contro loro da Gea, la madre terra. 

Grazie al suo suggerimento gli dei si trasformarono in animali e riuscirono ad ingannarlo. Pan soccorse Zeus nella lotta contro il mostro, permettendogli di ucciderlo. 

Come ringraziamento per questi servigi, Zeus inserì l’immagine del Pan in cielo nella costellazione del Capricorno. 
 
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