La raffigurazione mediante le parole, sia che
nei testi antichi, nei manoscritti medievali enigmatici, oppure nelle opere
estese degli esoterici moderni, è sottoposta ai mutamenti.
Il sistema simbolico degli scalpellini indipendentemente
dalla lingua, cultura, dottrina religiosa e dall’epoca d’origine, rimane
immutabile. Tuttavia, tutte le notizie
raccontano la stessa cosa.
Dio, il Cosmo
e l’Uomo sono
indivisibili, sottostanti alle stesse
leggi e si sviluppano nei cicli reciprocamente simili.
Se il Libro egizio dei morti parla della dimora
nell’aldilà, nel Duat,
i cristiani parlano del Purgatorio.
I teosofi del secolo precedente per la stessa
cosa imposero il termine káma-loka
di origine sanscrita.
A Parler
è bastato il cerchio dell’astrolabio dell’Orloj e alcune figure
di animali in pietra, per descrivere la
stessa cosa.
LEGGENDE DELL’ ORLOJ
Durante la scrittura sui misteri dell’Orloj
praghese, non è possibile eludere le leggende che lo avvolgono.
Il merito di Alois Jirásek
(ndr.: scrittore ceko) è forse la
più famosa leggenda dell’orlojaio
(orologiaio) accecato.
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